L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla stretta di Musumeci in vista delle festività natalizie.
Alla fine la stretta di Natale, rimandata dieci giorni fa, è arrivata davvero. Il presidente della Regione Nello Musumeci, messo all’angolo dall’allarme in tutta Europa per la variante Omicron, abbandona la linea “soft” dell’ordinanza firmata il 18 novembre, che cambiava poco o nulla in tema di controlli alle frontiere e dispositivi di protezione. E sceglie quella del rigore, suggerita dal governo nazionale e apprezzata da Leoluca Orlando («La linea adottata rispecchia un’esigenza espressa anche in campo nazionale dall’Anci): da oggi, dunque, mascherina anche all’aperto per tutti, dai 12 anni in su, obbligo di tampone e registrazione per chi arriva da altri sei Paesi stranieri dove la nuova mutazione imperversa, più aree per lo screening in porti e aeroporti, sequenziamento per i positivi e test molecolare per i migranti a fine quarantena.
Il provvedimento mira a fronteggiare i rischi legati ad assembramenti per shopping e movida e all’arrivo di fuorisede e turisti. Musumeci, intevistato da Sky Tg24, torna a invocare misure più drastiche come l’obbligo vaccinale: « Speriamo che l’Ue possa adottare un provvedimento equo e omogeneo per gli Stati membri. Abbiamo la necessità di preservare non solo le feste natalizie ma il tessuto produttivo, perché la Sicilia non potrebbe più sopportare un’ulteriore chiusura delle imprese».
Mascherine e tamponi
Da oggi la mascherina va indossata sempre all’aperto in tutta la Sicilia, non solo nei luoghi «particolarmente affollati» come previsto dalla passata ordinanza. Sono esentati solo i bambini al di sotto dei 12 anni. Scatta l’obbligo di tampone all’ingresso per chi ha soggiornato in altri sei Paesi ( oltre ai nove per i quali già vigeva): Sudafrica, Botswana, Hong Kong, Israele, Egitto e Turchia. Chi è tornato da queste nazioni deve comunicarlo al medico di famiglia o all’Asp per essere sottoposto al test molecolare. Se positivo, il tampone sarà sequenziato per la ricerca di varianti. L’ordinanza prevede inoltre aree Covid più ampie in porti e aeroporti e tampone gratis a tutti i passeggeri che lo richiedano.
Migranti e caccia a Omicron
Via alla ricognizione di tutti i laboratori attivi per il sequenziamento delle varianti, per aumentare i tamponi analizzati. I migranti, per i quali già vige l’obbligo di quarantena e test antigenico, dovranno fare il test molecolare per uscire dall’isolamento.
Il nodo dei controlli
Resta una grande incognita: chi controllerà che le misure vengano rispettate? L’ordinanza lascia la palla alle « autorità competenti » che dovranno irrogare sanzioni fino a mille euro in caso di violazioni.
Boom di contagi
Il giro di vite arriva nel giorno in cui i contagi tornano a salire: 729 su 27.940 tamponi, contro i 545 di martedì. In testa sempre Messina e Catania, con 196 e 195 casi. Stabili i ricoveri: i pazienti sono 351, come il giorno prima. Nove le vittime. Per la quinta settimana prosegue la crescita della curva: in base al bollettino regionale di ieri, c’è stato un balzo da 74 a 96 nuovi casi settimanali ogni centomila abitanti, ben oltre il livello di guardia della zona bianca, fissato a 50 su centomila, con picchi nella Sicilia orientale. Stabili gli ingressi in corsia: 151 pazienti in una settimana, otto su dieci non vaccinati.