L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta le dichiarazioni di Giovanni Lanciato, rider 50enne aggredito brutalmente il 2 gennaio da 6 giovanissimi a Napoli:
«Mi dispiace per quei ragazzi, nonostante tutto. Sono disoccupato ma non posso restare a casa a fare niente. È umiliante, non lo sopporto. Non posso chiedere a mia moglie i soldi per le sigarette, è inaccettabile: sono il capofamiglia. Per 25 anni ho lavorato in un grande supermercato, ero un macellaio specializzato. Cinque anni fa sono rimasto senza occupazione. Il mio sogno è tornare a fare quello che facevo prima. Ora ho avuto dei contatti con un grande supermercato e una quarantina di offerte di lavoro. Ho fatto richiesta anche alla catena “Sole 365”. Speriamo bene».
«Aggressione? Evidentemente erano appostati. La sera verifico sempre se sono solo: era “Zona rossa” e non ho visto niente di sospetto. Se avessi notato due scooter con sei ragazzi in sella avrei capito subito che era un agguato. Purtroppo avevano le mascherine e cappucci che coprivano i volti. Ringrazio tutti per la solidarietà dimostrata. Anche il calciatore della Lazio Mohamed Fares che ha deciso di donare 2.500 euro per ricomprarmi il motorino».