Repubblica: “Napoli, è guerra aperta tra calciatori e società. Le ultime”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla situazione del Napoli. Ecco quanto riportato: “I ricorsi dei giocatori sono tutti pronti e la strada è tracciata: entro sabato o domenica (e quindi entro 10 giorni dalla ricezione della raccomanda di contestazione) i 24 calciatori azzurri si costituiranno in giudizio nel Collegio Arbitrale attivato dal club e nomineranno l’arbitro che si confronterà con l’avvocato Bruno Piacci, il legale scelto da De Laurentiis per dirimere i provvedimenti disciplinari dopo l’ammutinamento dello scorso 5 novembre, quando i giocatori si rifiutarono di andare in ritiro al termine del match di Champions League con il Salisburgo. L’operazione è coordinata dall’Associazione Italiana Calciatori che è stata ufficialmente investita della situazione. Il gruppo azzurro è orientato ad affidarsi a due avvocati come arbitri: una parte sarà seguita da Luca Albano, un’altra da Luciano Malagnini. Tra qualche giorno le scelte saranno ufficializzate, ma la squadra ha deciso di rispondere al provvedimento disciplinare del club che prevede la riduzione dei compensi del 25%. Il 50% è solo per Allan e Insigne, al quale è stato richiesto un taglio di 310mila euro sul compenso mensile. Il pagamento tout cort della sanzione è stato escluso per un motivo sostanziale: rappresenterebbe di fatto un’ammissione di colpa che poi il Napoli potrebbe utilizzare in sede civile per la causa relativa al danno d’immagine, vera spada di Damocle che ha inquietato tutto il gruppo. L’azione risarcitoria in quel caso sarebbe molto più imponente tanto da aggirarsi attorno ai 7- 8 milioni di euro ( il totale delle multe è di circa 2,5 milioni). L’iter, dunque, partirà a prescindere dalle promesse di De Laurentiis che potrebbe sospendere tutto in caso di risultati positivi e quarto posto in tasca. Al momento si costituirà il Collegio e ci sarà l’incontro tra i due arbitri. Il tutto avverrà entro 15 giorni e quindi prima di Natale. Si procederà, in caso di accordo, alla nomina del presidente che entro 60 giorni – salvo diverso accordo tra le parti sulla sospensione dei termini – dovrà poi risolvere il contrasto: ogni Lodo può affrontare al massimo cinque vertenze e dunque il Collegio si riunirà altrettante volte. I giocatori non presenteranno testimoni, al contrario del Napoli che ha indicato l’allenatore Carlo Ancelotti, il direttore sportivo, Cristiano Giuntoli e il team manager, Paolo De Matteis. La cancellazione della multa è obiettivamente difficile, ma lo spogliatoio punterà ad una riduzione sostanziale: il rifiuto al ritiro è certificato, ma i calciatori hanno comunque ottemperato nei giorni successivi ai loro doveri e si sono presentati regolarmente agli allenamenti al centro tecnico di Castel Volturno svolgendo la settimana tipo di lavoro. Solo la natura punitiva del ritiro – che naturalmente andrebbe dimostrata – potrebbe rovesciare la situazione a favore di tutti i tesserati, ma il presidente De Laurentiis ha specificato in più di una circostanza i motivi del provvedimento, dettato dalla necessità di avere una maggiore sintonia tra i giocatori dopo la sconfitta dell’Olimpico contro la Roma”.