Repubblica: “Mistero Gilardino, il Palermo a Frosinone potrebbe rinunciare ancora al suo capocannoniere”

“Da solo Alberto Gilardino ha realizzato più gol di Djurdjevic, Trajkovski e Quaison messi insieme. Con gli otto gol segnati in ventinove presenze è il capocannoniere del Palermo. Certo non è un bottino da primato, ma fra le squadre che lottano per non retrocedere è secondo solo a Ciofani del Frosinone che di gol ne ha segnati solo uno in più, ma di partite ne ha giocate trentatré beneficiando anche di due calci di rigore. Di certo Gilardino è l’uomo con più esperienza in casa rosanero insieme a Sorrentino. Ma non basta questo per farne un punto fermo di una squadra, praticamente con l’acqua alla gola, che domani si gioca la possibilità di continuare a sperare nella salvezza. Da quando Davide Ballardini è tornato sulla panchina rosanero Gilardino non ha mai giocato dall’inizio. Sbagliava chi ha pensato che a Torino contro la Juventus il tecnico lo avesse risparmiato per averlo pronto tre giorni dopo nella partita decisiva contro l’Atalanta. Anche mercoledì, infatti, Gilardino è rimasto in panchina, salvo poi entrare ad inizio del secondo tempo perché, per citare lo stesso Ballardini, «Djurdjevic non è riuscito a fare quello che avevamo preparato». Per Ballardini si è trattato solamente di una scelta dettata dalla condizione dei suoi. A Torino, però, Djurdjevic non è andato nemmeno in panchina, tre giorni dopo è partito titolare contro l’Atalanta. Alla vigilia della partita contro i bergamaschi, per la verità, per Ballardini Gilardino aveva un fastidio al ginocchio, una circostanza che non ha trovato conferme né sui notiziari medici ufficiali del club, né in ambienti vicini al giocatore. Strana parabola quella di Gilardino. Da nemico numero uno dei tifosi rosanero per il famoso gol di mano segnato sotto la curva nord quando giocava con la maglia della Fiorentina, fino a unico giocatore risparmiato dagli strali sui social e nei commenti al bar dello sport. Anzi, tutti concordi: Gilardino deve giocare. È l’unico, ripetono i tifosi, che può salvare il Palermo. Per lui parlano i numeri: otto gol, tre dei quali decisivi per una vittoria e due pareggi. Un altro segnato nella vittoria per 4-1 all’andata contro il Frosinone, partita in cui è subentrato nel corso della gara sostituendo proprio Djurdjevic. Per la cronaca anche in quella circostanza sulla panchina rosanero sedeva Ballardini e l’esclusione dell’attaccante fu la prima di una serie di decisioni che poi culminarono con l’ammutinamento di Verona. Una gestione a staffetta fra Gilardino e Djurdjevic sospesa solo contro la Sampdoria a Genova, pochi giorni dopo una distorsione alla caviglia subita dal serbo in allenamento. L’ultima dichiarazione dell’attaccante campione del Mondo nel 2006 risale al 26 marzo, durante la sosta, quando l’allenatore dei rosanero era ancora Novellino. «Ho sempre pensato al bene della squadra — ha detto — bisogna mettere da parte gli obiettivi dei singoli e pensare al gruppo. Bisogna rispettare le scelte dell’allenatore e farsi trovare pronti: tutti vogliono giocare, ma l’importante è fare punti». Parole pronunciate dopo essere rimasto in panchina per novanta minuti contro l’Empoli, una partita in cui però l’allenatore scelse di giocare senza attaccanti con Vazquez “falso nueve”. Se oggi dovesse parlare, Gilardino probabilmente non sarebbe così conciliante. Chi ha raccolto lo sfogo del giocatore parla di un attaccante arrabbiato. La speranza per i tifosi del Palermo è che il numero 11 rosanero possa sfogare la sua carica agonistica contro il Frosinone”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.