Repubblica: “Mirri chiama la città «Chi ha i capitali ci dia una mano»”
L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta le dichiarazioni di Dario Mirri, presidente del Palermo, nel corso della conferenza stampa di ieri:
«Se riteniamo che Filippi ha fatto bene ci possono essere pochi dubbi sul fatto di volerlo riconfermare. Mi sembra di capire che c’è consenso popolare su Filippi: fra sei mesi potrà capitare che il tecnico perderà una partita e capiterà che saremo criticati per averlo scelto dopo l’esonero di Boscaglia e averlo confermato adesso. In questa società non c’è nessuno che si diverte a sbagliare e a perdere, serve onestà intellettuale per riconoscere quando le scelte sono azzeccate o meno. Filippi ha una proiezione di media punti da secondo posto dietro alla Ternana, ha raggiunto uno degli obiettivi stagionali che era la qualificazione ai playoff nazionali, anche se il sogno era quello della promozione».
«Il risultato sarà solo quello di accelerare quello che sarebbe successo alla fine dei tre anni del nostro progetto. Sarà avviata un’attività di rifinanziamento. Abbiamo l’orgoglio di essere stati i fondatori del nuovo Palermo, ma questa città non è Zurigo, Parma, Modena o La Spezia, solo per citare casi di città di calcio recentemente acquistate. Al Sud c’è poco, so che ci sono imprenditori che hanno più soldi di me, ma nessuno si fa avanti. Chiedo un patto alla città. Non vogliamo mettere la sciarpa al collo al primo che passa. Con le mie capacità economiche ho fatto fronte agli impegni, ma so per certo che ci sono capitali superiori al mio. Voglio tornare a fare il tifoso in gradinata, ma di certo non lascio il club in mano a quelli che c’erano da Baccaglini a Tuttolomondo o Facile».