Repubblica: “Milan di lusso. Si riapre il tavolo tra Elliott e Arnault. Il re della moda tentato dal club. Sognando Messi e Guardiola”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma su Bernard Arnault, re del lusso, fra i tre uomini più ricchi al mondo, accostato alla proprietà del Milan. Il sogno sarebbe quello di portare Messi e Guardiola in rossonero. Fresco di acquisizione con la sua LVMH delle gioiellerie Tiffany per oltre 16 miliardi di dollari, si convinca a investire nel marchio del Milan e lo riporti ai fasti di un passato ingiallito. La prospettiva è di estendere la già corposa presenza nella città italiana della moda e del lusso al calcio, che dell’industria del lusso è ormai un settore aggiunto – Arnault stesso avrebbe lasciato la porta socchiusa. E di fronte al nome di un grande allenatore come Allegri avrebbe mosso un’obiezione da capitano d’azienda nient’affatto disinteressato: «Se mai dovessi fare un passo del genere, vorrei il migliore calciatore del mondo e il migliore allenatore». Cioè Messi e Guardiola: i profili più rinomati e costosi (40 milioni l’anno la base d’ingaggio dell’argentino, 19 quella del tecnico), non irraggiungibili però per chi punta ai gioielli più preziosi. Il Barça vorrebbe a vita il suo campione, il City non ha un sostituto. Entrambi, tuttavia, possono liberarsi. Qualche mese fa, il figlio di Arnault decide di smentire tutto, negando l’interesse della sua famiglia. La potenziale apertura di Arnault senior sarebbe infatti sul tavolo di Paul Singer, meno coinvolto del figlio Gordon nelle vicende milaniste. La partita si giocherebbe entro fine anno, con la variabile decisiva dello stadio e dell’annessa nuova cittadella commerciale: i consulenti di Elliott spingono sempre per realizzarla insieme alla demolizione di San Siro, quelli dei francesi la collegherebbero invece alla ristrutturazione. Che il marchio Milan abbia ancora valore lo dimostra un fatto: a metà novembre il presidente del Real, Florentino Perez, lo ha inserito, unico altro club europeo, tra gli otto fondatori della World Club Football Association, che organizzerà con la Fifa il nuovo Mondiale per club dal 2021. Per il concreto rilancio sportivo servono investimenti sul mercato, limitati anche dal fair-play finanziario. Chi ha in testa Messi e Guardiola ha gli argomenti per convincere l’Uefa.