Tiene banco in Italia la questione migranti, dopo i continui sbarchi in Sicilia dei profughi, alcuni anche positivi al Coronavirus, che rischiano di far scoppiare un focolaio nell’isola. L’edizione odierna di “La Repubblica” fa il punto della situazione con il ministro degli esteri, Di Maio, che vuole bloccare le partenze dei migranti da Tunisi, prevista una linea dura da parte del Governo.
Nel giorno del grande sbarco, con 250 migranti approdati a Lampedusa nell’arco di 24 ore e il sindaco Martello pronto ad ammutinarsi se non verrà dichiarato lo stato d’emergenza, è l’ex capo politico dei 5S a prendersi la scena. Artefice di una strategia che gli serve, innanzitutto, per riconquistare il grosso del Movimento tendente sull’immigrazione a destra, ma costretto a ingoiare la revisione dei decreti Sicurezza, malvista pure da Alessandro Di Battista. Queste le parole di Luigi Di Maio pubblicate sulla sua pagina Facebook: “Fronteggiare il fenomeno migratorio. Abbiamo le idee chiare, non servono slogan o urla, ma bisogna agire con determinazione”. scandisce il capo della Farnesina. “Per questo stiamo già lavorando a un piano specifico che prevede di fermare le partenze dal paese d’origine ” mediante “un nuovo accordo di cooperazione migratoria: sequestrare e mettere fuori uso i gommoni; rimpatri più veloci, anche via nave e non solo in aereo; riattivare la redistribuzione dei migranti in tutta Europa; fermare i fondi per la cooperazione se non c’è collaborazione con l’Italia”.