L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulle misure restrittive in vista del Natale.
Nel giro di una settimana più della metà degli italiani, quasi 32 milioni, abiteranno in zona gialla. Poi dopo altri sette giorni, cioè domenica 13 dicembre, il numero salirà a 50 milioni.
Governo e scienziati sono preoccupati: se i cittadini si rilassano troppo si rischia di far risalire la curva dei casi e quelli di ricoveri e morti, con una nuova ondata a fine gennaio. «Non spostatevi se non è indispensabile — è
l’appello accorato del ministro alla Salute Roberto Speranza — e restate a casa».
«Questo è il momento di stare ancora più attenti — avverte Giuseppe
Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani di Roma — Ci vuole poco a far riprendere la curva epidemica. È necessario continuare a lavorare per una risposta globale alla pandemia, aumentando gli sforzi per responsabilizzare le persone, sostenere i servizi sanitari essenziali, chiedere a tutti di attuare le misure per trovare, identificare, testare, isolare ogni caso e tracciare ogni contatto».