L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulle norme che entreranno in vigore dopo il 31 marzo, quando scadrà lo stato d’emergenza.
Tre mesi per togliere le restrizioni. Un rilascio graduale in base al quale a maggio potrebbe sparire l’obbligo di Green Pass per le attività al chiuso, dal ristorante al cinema, e a giugno cadere ogni divieto. Dal primo aprile intanto il certificato verde non servirà più per mangiare, bere un caffè o assistere a eventi sportivi e culturali all’aperto. La cabina di regia disegnerà in settimana le tappe per eliminare le misure e il Consiglio dei ministri mercoledì darà il via libera al nuovo decreto. Il 31 marzo, infatti, assieme allo stato di emergenza decadono i provvedimenti anti-contagio dell’esecutivo che dovrà scegliere quali prorogare. Uno dei tavoli su cui si gioca anche la battaglia politica, sterilizzata su altri fronti dalla crisi ucraina.
Le date chiave sono il primo aprile, il primo maggio e il 15 giugno, quando scade anche la legge sull’obbligo vaccinale per gli over 50, pandemia permettendo. La curva ora è in una fase di risalita. Ieri i nuovi contagi sono stati 48.886 contro i 35.057 di domenica scorsa. I positivi totali sono quindi in crescita, di nuovo vicino al milione (ieri erano 999 mila). Bar, ristoranti e hotel. Dopo la scadenza dello stato di emergenza, cioè dal primo aprile, sarà possibile frequentare i locali all’aperto senza mostrare il Green Pass, né base né rafforzato. Nel governo c’è chi, come il ministro del Turismo, chiede a gran voce anche di togliere del tutto l’obbligo del Pass negli hotel. Non è escluso che la modifica venga introdotta già ad aprile. Mentre dal primo maggio potrebbero cadere le restrizioni per pranzi, caffè e aperitivi anche al chiuso.
Trasporti. Un’altra novità del prossimo mese riguarda i trasporti, nazionali e locali. Oggi per salire a bordo di treni, aerei e bus è necessario il Super Green Pass (da vaccino o guarigione). Tra poco più di due settimane basterà il certificato base, quello che si ottiene anche con il tampone. L’obbligo di Ffp2 dovrebbe cadere: si potranno indossare anche le chirurgiche.
Spettacoli e sport. Sempre da aprile eventi sportivi o culturali all’aperto. Niente tampone, vaccino o certificato di guarigione dunque per partite, concerti, film nelle arene, spettacoli teatrali en plein air. Non solo. La capienza degli impianti sportivi dovrebbe aumentare ancora e tornare al 100% negli stadi e al 75% nei palazzetti al chiuso. Anche per praticare sport all’aria aperta, come il calcetto, dovrebbe cadere l’obbligo di Pass. Che resterà invece in vigore nelle palestre e nelle piscine coperte, nelle sale cinematografiche e nei teatri chiusi almeno un altro mese, fino al primo maggio.
Scuola e lavoro. Resisterà ancora, oltre aprile, la certificazione verde per accedere ai luoghi di lavoro. Per dipendenti e autonomi non sottoposti a obbligo vaccinale si pensa però a una rimodulazione: potrebbe bastare il Green Pass base, quello cioè da tampone.