L’edizione online de “La Repubblica” si sofferma sull’arresto di Matteo Messina Denaro e sul personale sanitario della clinica La Maddalena rimasti sotto shock.
Nella clinica palermitana dove è stato arrestato Matteo Messina Denaro, infermieri e medici sono ancora sotto shock per la retata in corsia. Così la direzione della clinica La Maddalena, di proprietà della famiglia Filosto, istituisce una task force psicologica per il personale. Nel giorno della cattura, l’autoscatto con il boss è diventato virale e adesso il medico dovrà renderne conto all’Ordine dei medici di Palermo, che ha chiesto alla famiglia Filosto il nome del professionista per convocarlo in audizione. Il primo passo per l’avvio di un eventuale procedimento disciplinare a suo carico per violazione delle norme di decoro della professione medica, previste dal codice deontologico.
Il camice bianco si è giustificato con la clinica sostenendo che la foto risale a oltre un anno fa, quando ancora non si conosceva la reale identità del paziente, e assicurando di averlo inoltrato solo alla madre, alla compagna e a un collega. Ma il punto da chiarire, almeno dal punto di vista disciplinare, non è se fosse consapevole di avere davanti a sé il capomafia al momento dello scatto, ma la divulgazione di una foto all’interno di una struttura ospedaliera con un paziente fragile (e già questo è vietato per regolamento aziendale), e per di più nel giorno dell’arresto. Al momento nessuno dei sanitari della clinica coinvolti nelle cure di Messina Denaro risulta indagato. Hanno sempre sostenuto di averne conosciuto la reale identità solo nel giorno dell’arresto.