“Martedì il Palermo conoscerà l’esito dell’appello contro la decisione del giudice sportivo che ha respinto il reclamo sull’omologazione della partita di Frosinone. A decidere sarà la corte sportiva federale d’appello riunita a sezioni unite davanti al presidente Piero Sandulli. Il Palermo si presenterà con il suo dossier firmato dagli avvocati Francesco Pantaleone, Gaetano Terracchio e Francesca Trinchera: obiettivo principale ribaltare la sentenza di primo grado che ha omologato il risultato del campo respingendo il 3-0 a tavolino per il Palermo. Nella stessa sede si presenterà anche il Frosinone che si oppone ai due turni a porte chiuse che è stato condannato a disputare proprio per i fatti incriminati della finale di ritorno dei play-off. A difendere i ciociari l’avvocato Mattia Grassani. Ma il Palermo tiene sempre d’occhio la vicenda del Parma, che sarà difeso dall’avvocato Eduardo Chiacchio. Formalmente al momento c’è solo l’avviso di conclusione indagini con il deferimento, atto automatico e conseguenziale, che ancora non è stato depositato. Per questo motivo non c’è ancora la data dell’udienza davanti alla sezione disciplinare del tribunale federale nazionale che esaminerà il caso Parma prendendo in esame i deferimenti di Emanuele Calaiò e della società emiliana. La società rosanero si costituirà come parte attiva e interessata, vista la possibilità di beneficiare di un ripescaggio in A in caso di penalizzazione del Parma. Non è da escludere, però, la possibilità che il tribunale federale nazionale decida di derubricare l’illecito sportivo in slealtà sportiva, passaggio che garantirebbe ai gialloblu di mantenere la serie A appena conquistata e di cavarsela con una multa per i deferiti. I tempi, però, in questo secondo filone processuale saranno decisamente più lunghi. Il Palermo, nell’ambito della programmazione per la prossima stagione, deve prendere in considerazione anche la possibilità che si ritrovi ad affrontare il prossimo campionato cadetto e per questo ha già pronto il piano B. «La mancata promozione – scrive il presidente del Palermo Giammarva in una lettera aperta – avrà ripercussioni economiche su tutto l’indotto cittadino che gravita attorno al calcio e quindi sulle tasche dei palermitani. Non so quale sarà l’epilogo della stagione. Da parte mia non lascerò nulla di intentato. Andremo sino in fondo confidando nella giustizia sportiva e anche ordinaria, prima per il rispetto delle regole. A mio avviso, sono troppe le concomitanze che hanno compromesso la promozione. Oggi chi è preposto alla tutela delle regole è chiamato a dare risposte chiare ed inequivocabili per salvaguardare proprio quel principio, quel monito invalicabile del rispetto richiamato su tutte le divise dei club della serie B». L’unico strumento che ha la società in caso di permanenza in B per fare fronte agli impegni è quello di cedere i pezzi migliori, ridimensionare le ambizioni per il prossimo campionato e provare a reggere il colpo dei mancati introiti dei diritti televisivi per la A (poco meno di 40 milioni) e l’assenza dei 25 milioni di euro del cosiddetto paracadute che hanno aiutato il club ad affrontare l’ultima B. Nelle intenzioni della società gli uomini da sacrificare sarebbero Struna, La Gumina, Coronado, Nestorovski, Chochev e Aleesami. Poi provare a ottenere il massimo dalle cessioni dei giocatori che comunque non sarebbero rimasti perché in scadenza o nn più nei piani del club come Posavec, mentre Rispoli, in scadenza fra un anno, difficilmente rimarrà. Già liberi da vincoli Dawidowicz e Morganella”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Repubblica”.