Repubblica: “Marco Baroni: «Palermo ti spiego come si vincono i play-off per la A»”
Nella scorsa stagione Marco Baroni riuscì a portare il Benevento alla promozione tramite i play-off. Il tecnico intervistato da la “Repubblica”, ha parlato proprio dei play-off e di come si vincono, ma oltre a questo ha parlato della sua favorita. Di seguito le sue dichiarazioni;
“Marco Baroni è l’allenatore che ha vinto l’ultima edizione dei play-off della serie B alla guida del Benevento. Una squadra partita dal turno preliminare, senza quindi il vantaggio della possibilità di pareggiare le sue partite e giocare con due risultati utili su tre. «Ma forse questo è stato un vantaggio per noi – dice Baroni – non sapevamo gestire, ma eravamo abituati a giocare per vincere».
Baroni, come si vincono i play-off?
«Prima bisogna fare i conti con un turno infrasettimanale che svantaggia chi lo gioca. Palermo e Frosinone da questo punto di vista hanno un piccolo vantaggio che si concretizza nel fatto di giocare contro avversarie che saranno reduci già da una prima battaglia. Alla vigilia della penalizzazione avrei dato per favorito il Bari perché i fattore campo poteva aiutare la squadra di Grosso. Il Cittadella è solido, gioca insieme da tempo, i pugliesi hanno forse maggiore qualità. Ma l’inversione di campo dà più equilibrio a questa sfida. Dall’altro lato penso che il Venezia abbia qualcosa in più del Perugia. Quanto a Palermo e Frosinone, i rosa hanno dalla loro una squadra che ha esperienza e può contare su un pubblico eccezionale che quando riempie il “Barbera” fa la differenza. Il Frosinone deve riprendersi dal brutto colpo dell’ultima giornata. All’ottantottesimo erano in serie A e hanno visto svanire l’obiettivo».
Su cosa deve puntare unallenatore per preparare la squadra ai play-off?
«Conta molto la condizione psicofisica con cui arriva una squadra a questo punto della stagione. Durante i play-off non puoi preparare niente. Puoi solo recuperare energie mentali e fisiche fra una partita e l’altra. Conta moltissimo credere in quello che si fa, sapendo che se non li vinci i play-off non ti servono proprio a nulla. Squadre come Bari, Palermo e Frosinone hanno la pressione di doverli vincere, mentre Cittadella, Venezia e forse anche Perugia possono essere più spensierate».
Secondo lei quale allenatore è più pronto per questi play-off?
«Inzaghi ha portato il Venezia dalla Lega Pro e conosce il suo gruppo. Stesso discorso per il Cittadella con Venturato. Nesta è subentrato da poco e non so cosa possa avere trasmesso, ma la squadra ha già affrontato i play-off l’anno scorso e sanno come si giocano queste partite. Stellone e Grosso hanno in mano due squadre che hanno fatto un campionato di vertice. Con il Benevento abbiamo vinto continuando a giocare come avevamo fatto durante l’anno: un calcio offensivo con quattro attaccanti e convinzione nei nostri mezzi».
Arrivare ai play-off da deluse, come potrebbero essere Palermo e Frosinone, può lasciare il segno?
«I play-off non possono mai essere considerati un traguardo. Partecipare non è un obiettivo, vincerli sì. È u passaggio che ti dà l’opportunità di recuperare quello che non sei riuscito a fare in campionato. Ma i valori del campionato contano anche agli spareggi. Chi ha più birra in corpo li vince».
Lo slittamento di una settimana può incidere nella condizione atletica?
«Lo slittamento può essere uno svantaggio per chi aspetta. Non entro nel merito di quello che è successo, ma la sentenza ha influito sullo spareggio portando il vantaggio del fattore campo al Cittadella. Per chi aspetta, dopo un campionato stressante, attendere ancora può essere logorante. I giocatori, però, a volte sanno tirare fuori risorse che nemmeno sanno di avere»”.