L’edizione odierna de “La Repubblica” sugli otto giovani palermitani che si trovano in quarantena in Spagna.
Tutti contagiati dalla variante Delta dopo una settimana a Lloret de Mar, tra feste in spiaggia e gite in barca.
Nadia Lo Bosco, madre di un ragazzo, è subito volata in Spagna per stare vicino al figlio: «Alle 3 mio figlio me lo ha detto, alle 5 ho fatto il biglietto, non potevo vederlo, ma almeno sapeva che ero lì accanto a lui. Io, da mamma disperata, sono andata nella hall, ho spiegato che mio figlio da piccolo ha avuto delle polmoniti, ho chiesto cosa prevedeva il protocollo. La ragazza della reception mi ha risposto: “Non lo so neanch’io”. Ma è stata gentile, ha chiamato il medico. Sono riuscita a far trasferire tutto il gruppo di ragazzi in un albergo di Girona, uno dei piani è dedicato alle persone col Covid. Hanno garantito vitto e alloggio ma non l’assistenza. Se si sentono male, devono avvertire il personale dell’hotel che, a sua volta, avverte il medico. Un girone infernale. Io ho comprato loro le medicine, il saturimetro, il termometro. Ieri sono rientrata a Palermo, ma sono molto preoccupata».