Repubblica: “Lupo va via. I retroscena dell’addio”
“In arrivo Valoti dal Südtirol l’ex diesse paga per i risultati e soprattutto per avere escluso Curkovic e soci dalle operazioni di mercato Cinque direttori sportivi in una stagione e mezza. Non fosse per i numeri record dei cambi in panchina, cinque allenatori solamente nello scorso campionato, potrebbe essere questa la nuova tendenza in casa rosanero. Rino Foschi dal primo al 22 luglio 2016, poi Daniele Faggiano fino al primo dicembre; Dario Simic per un paio di settimane, giusto il tempo di mettere sotto contratto Nicola Salerno fino al 10 aprile, giorno delle sue dimissioni. E Fabio Lupo ingaggiato questa estate nei giorni caldi del closing, poi fallito, perché gli uomini di Paul Baccaglini spingevano per Marcello Corsi dell’Empoli, quelli di Zamparini per Mauro Meluso del Lecce e nella situazione di stallo che si era creata Lupo è stato l’uomo giusto al momento giusto. Il divorzio fra il patron e Lupo si consumerà ufficialmente nelle prossime ore. Non ci sono più i presupposti per continuare a lavorare insieme. Il confronto fra Zamparini e Lupo si è reso fondamentale dopo le voci che continuavano a circolare sul loro rapporto. Resta da trovare la formula per sciogliere un legame che sarebbe scaduto a giugno, ma che prevedeva anche la possibilità per il club di esercitare un’opzione per il rinnovo. I rapporti fra Lupo e Zamparini hanno vissuto alti e bassi già dopo la partita persa contro il Foggia. La rete di scouting creata da Lupo e guidata da Alessandro Pizzoli, Salvatore Antenucci e Giovanni Cericola ha rischiato di tagliare fuori definitivamente vecchi consulenti che hanno pesato non poco sui conti della società negli ultimi esercizi. Agenti e procuratori che nello scorso mercato estivo sono rimasti esclusi dalle operazioni che hanno portato a Palermo Bellusci, Coronado, Dawidowicz, Gnahoré, Ingegneri, Monachello, Murawski, Pomini, Rolando e Szyminski. La posizione di Lupo è stata solida fino a quando i risultati gli hanno dato ragione. Poi è diventato un bersaglio facile visto lo scarno mercato di gennaio, Fiore e Moreo in entrata, Cionek, Embalo e Monachello in uscita, condotto per la verità fra i molti “ no” dei suoi interlocutori per l’istanza di fallimento e gli altrettanti “no” da parte dello stesso Zamparini, come nel caso del tentativo di bloccare Sandro Tonali, regista classe 2000 del Brescia, rinunciando a qualcosa sul diritto di riscatto di Embalo. Ora è tempo dell’ex centrocampista Aladino Valoti, contattato la prima volta proprio nelle ore in cui Davor Curkovic cercava di convincere Zamparini che in viale del Fante era tutto da buttare già dopo la sconfitta contro il Foggia. Valoti arriverà a Palermo certificando il ritorno in auge di quello che lo stesso Zamparini definisce il suo amico più caro Davor Curkovic”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Repubblica” in merito all’addio di Fabio Lupo.