L’edizione odierna de “La Repubblica” ha analizzato la questione relativa alle accuse rivolte a Zamparini dalla Procura che potrebbero intaccare anche la futura cessione societaria. Ecco quanto si legge:
“L’ultimo terremoto in casa Palermo dà una decisa accelerazione alla svolta societaria che si attende ormai da diversi mesi. Se le misure cautelari nei confronti di Zamparini possono non avere un peso decisivo se non nell’aumentare l’amarezza del patron, diverso discorso è quello relativo al sequestro patrimoniale che il Riesame ha respinto e che, pure in questo caso, potrebbe essere ribaltato dalla sentenza dei giudici della Cassazione. Questo sì che avrebbe conseguenze devastanti per l’imprenditore che, ora più che mai, potrebbe decidere di passare la mano soprattutto perché da un momento all’altro si attende la richiesta di rinvio a giudizio da parte della procura. Vendere, ma a chi? Logica vorrebbe che nessun investitore decidesse di entrare in società con un partner sul quale pesano, non una, ma due spade di Damocle. Per essere più diretti: quale imprenditore investirebbe i suoi soldi per entrare in una società che potrebbe vedere aggredito il suo patrimonio? […]”.