“«Penso che per me sia un’opportunità grande e unica». È consapevole dell’occasione che gli è capitata Diego Lopez, il nuovo allenatore del Palermo arrivato ieri mattina in città dopo avere raggiunto l’accordo con il presidente Maurizio Zamparini nella tarda serata di mercoledì a Milano. Lopez, che ha firmato un contratto fino al 30 giugno del 2018, ha portato con sé il suo staff nel quale è entrato a fare parte anche il preparatore dei portieri Vincenzo Sicignano. L’organigramma completo sarà comunicato oggi, ma fra i collaboratori dell’allenatore dovrebbero esserci anche il preparatore atletico Maurizio Di Renzo e l’allenatore in seconda Michele Fini. «Palermo è una piazza importante – dice Lopez – ho incontrato il presidente e mi ha fatto molto piacere parlare con lui. Mi ha chiesto di fare bene sin da subito. Abbiamo parlato principalmente di questa stagione. Il presidente crede nella salvezza, sappiamo che la situazione è complicata e difficile. Ma ci credo anch’io ed è per questo che sono qua». Probabilmente le sue parole servono anche per caricare l’ambiente, ma pensa più ad andare in campo che a spiegare ciò che lo ha spinto ad accettare la difficile situazione di Palermo. «Le parole servono a poco adesso – continua Lopez – c’è solo da lavorare. Mi tengo stretto la fiducia del direttore sportivo Salerno e le cose che ci siamo detti in questi giorni che sono le più importanti. Di facile non c’è mai niente. Il presidente oltre a parlare di questa stagione ha parlato anche dell’anno prossimo, questo mi fa pensare che si possa fare qualcosa di importante». A proposito i mercato, Lopez dice di non avere chiesto ancora nulla. «C’è il direttore che può parlare di mercato – dribbla Lopez – lui è la persona adatta. Sinceramente non ho chiesto niente, ne parleremo con Salerno. È inutile che dica cosa serve o cosa voglio. Quello che conta è che ho la fiducia delle persone con cui devo lavorare. I tifosi? Bisogna rispettarli, perché so i sacrifici che fanno visto che vivono su un’isola. Non sono di Cagliari, ma ci sono stato per quasi vent’anni e so che significa per i sostenitori seguire la squadra in queste condizioni. Rispettarli significa sudare fino alla fine e lavorare a più non posso».”. Questo quanto riportato da “La Repubblica”.