Repubblica: “Lopez analizza il momento: «La svolta societaria ci darà più serenità, ma testa al Toro»”

“Deve essere scritto da qualche parte nel suo destino: Diego Lopez allenerà squadre che cambiano proprietario in corso d’opera. Gli era già successo a Bologna e gli sta succedendo adesso. In Emilia fu esonerato dalla nuova proprietà per mancanza di risultati, in rosanero ha un altro anno di contratto a prescindere dalla salvezza. Lopez, ci risiamo: come si lavora quando c’è un passaggio di proprietà in corso? «A Bologna ho già vissuto un cambio e anche in quel caso staff e giocatori sono rimasti fuori dai discorsi societari. Abbiamo badato più al lavoro sul campo che poi è quello che conta e detta le regole a una squadra di calcio. Sappiamo che è un momento epocale, direi anche storico nella vita della società. Il presidente sta seguendo personalmente tutta la vicenda, noi siamo sereni e dobbiamo occuparci solamente della classifica e del momento delicato». Zamparini l’ha informata di come va la trattativa? «Sì, lo ha fatto. Ho parlato con lui ed è stato lui per primo a dirmi di come stavano per andare le cose. Siamo entrati nei dettagli della trattativa e sono al corrente di tutto». In questa fase del campionato un passaggio di proprietà mette ancora più precarietà addosso a lei e alla squadra? «Non credo proprio, anzi è il contrario. Siamo sereni, lasciamo fare a Zamparini quello che deve fare e possiamo pensare solamente al campo». Da parte di Zamparini, però, nonostante le dimissioni sono arrivate le solite bacchettate. Le contesta le sostituzioni contro la Sampdoria. Come ha preso queste critiche? «È un diritto del presidente dire quello che pensa. Ho spiegato a lui il perché dei cambi, Balogh aveva i crampi e ha chiesto lui stesso di uscire. Il presidente subito dopo la partita non ci credeva, ma poi abbiamo parlato di nuovo quando era più sereno e ha capito». Avere giocatori con così poca esperienza in questo momento decisivo del campionato quanto è difficile? «I ragazzi ormai sanno qual è la nostra situazione. Hanno imparato a conoscerla. Possono avere pure 15 anni, ma non è l’età che conta, piuttosto conta capire che è una situazione difficile e che tacchi e colpi a effetto non servono. Balogh lo ha capito, Sallai pure: rincorrono gli avversari quando perdono palla e se quelli un po’ più grandi li aiutano possiamo migliorare ancora. I giovani poi crescono solo giocando. In questo momento hanno la possibilità di farlo e stanno migliorando». Il Torino ha più o meno la stessa posizione di classifica della Sampdoria. Basterà non ripetere lo stesso errore commesso contro i blucerchiati per portare via punti ai granata? «Per la verità contro la Sampdoria ho visto pochi errori e tanta intensità. Peccato non avere chiuso prima la partita. Abbiamo preso questo gol allo scadere, ma ho detto ai ragazzi che non deve essere una mazzata per noi, perché abbiamo fatto tante cose buone nel corso della partita e lo abbiamo anche rivisto in settimana. Il Torino ha qualità come quelle della Sampdoria, è una squadra simile, ma forse fa più gioco sulle fasce visto che la Sampdoria ha un sistema di gioco un po’ diverso. Siamo migliorati molto, ma dobbiamo continuare a farlo perché ad oggi i nostri progressi non sono bastati». Belotti contro Nestorovski, questa sfida sarà la chiave della partita? «Hanno caratteristiche diverse, Belotti è cresciuto molto. I giocatori del Palermo lo conoscono bene, merita la Nazionale, lavora molto anche in fase di non possesso. Nestorovski sta bene, sta facendo gol, dobbiamo aiutarlo a trovarsi sempre più spesso davanti la porta. Se poi mi chiedete chi vince la sfida fra loro vi dico Nestorovski, dell’altro non parliamo nemmeno»”. Questo quanto riportato da “La Repubblica”.

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Redazione Ilovepalermocalcio