“Alessandro Diamanti, l’attualità impone che le si chieda delle dimissioni di Ballardini. Se le aspettava?
«Non so niente e non sono la persona adatta per parlarne. Ho saputo guardando la televisione di questa voce solo poco prima di scendere da casa per venire a questa conferenza stampa».
In questo contesto quali aspettative nutre per la sua esperienza in rosanero?
«Ho accettato il Palermo subito con grande entusiasmo. Ho colto molto volentieri questa opportunità: quando il mio procuratore mi ha informato sulla possibilità gli ho detto di andare avanti subito con la trattativa».
Ha chiesto informazioni al suo amico Gilardino?
«Con Alberto ho parlato tantissime volte. Ho praticamente vissuto la sua esperienza in rosanero minuto per minuto. Mi raccontava tutto già l’anno scorso. Ci siamo sentiti ed era molto dispiaciuto perché è andato via da Palermo, giocare insieme per noi sarebbe stato molto bello».
Ha provato a portare in rosanero un altro suo amico, Balotelli. Può raccontare cosa vi siete detti?
«Ho chiamato Mario solo perché gli voglio bene, abbiamo giocato insieme in Nazionale e si è creato un bel rapporto. Gli ho detto: “Io vado a Palermo, se vuoi venire ci divertiamo”. Poi è chiaro che ognuno fa le sue scelte».
Ci spiega come mai è andato in Cina?
«Tre anni e mezzo fa ho preso quella che è stata una decisione sofferta, ma quasi obbligata per i problemi che aveva il Bologna. Poi è stato difficile rientrare in Italia se non a gennaio, perché quando vai in prestito in un club scattano delle dinamiche che non ti permettono di rendere sempre al meglio».
Pensa che l’organico del Palermo sia competitivo?
«Sono arrivato da quattro giorni, ho fatto solo due allenamenti, ma ho visto che qui ci sono tutti giocatori giovani e nazionali. Non voglio parlare di obiettivo salvezza, Uefa o vittoria del campionato. Dobbiamo pensare solo partita per partita. Quello che non deve mancare mai è la tenacia e lottare su ogni pallone. Spero di essere d’esempio per i tanti giovani».
È pronto per giocare contro il Napoli?
«Sto bene e in campo so arrangiarmi. Dopo due anni ho fatto tutta la preparazione precampionato con il Prato e ho giocato un paio di volte anche in amichevole»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.