L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sullo scontro relativo al vaccino di AstraZeneca.
Il Piemonte aveva deciso di sospendere la somministrazione delle dosi «a seguito della morte di un docente a cui nella giornata di sabato è stato somministrato il vaccino». Due ore dopo, la Regione chiariva che una volta identificato il lotto, la vaccinazione poteva proseguire e la sospensione avrebbe riguardato soltanto le fiale comprese nella partita inoculata a Sandro Tognatti, biellese 57enne, insegnante di clarinetto.
I medici piemontesi lanciano critiche: «Quel che è accaduto oggi è di estrema gravità: diffondere messaggi fuorvianti, smentiti dopo due ore, rischia di compromettere la campagna vaccinale. La campagna vaccinale deve essere affidata a persone competenti».