“Uniti con un unico desiderio. Vogliono tutti che Zamparini passi la mano. La seconda manifestazione organizzata dagli ultrà nel giro di pochi giorni almeno è servita a ricompattare il fronte del tifo palermitano. La voglia di vedere l’imprenditore friulano lontano dal Palermo ha fatto superare le divisioni che fino a questo momento avevano spaccato la curva e ha riunito almeno per un pomeriggio le anime più calde dei sostenitori rosanero. Senza simboli dei gruppi di appartenenza e dietro un unico striscione “Zamparini via da Palermo” in cinquecento hanno sfilato lungo via Maqueda dal Teatro Massimo fino ai Quattro canti. Poi una delegazione a fine corteo è stata ricevuta dal sindaco Orlando che ha preannunciato di avere in agenda per lunedì un incontro con Baccaglini. «E va beh – commenta Zamparini – me ne farò una ragione. Io ormai sono via e sto lasciando la società. Mi dispiace solo che passerà il messaggio che Palermo è contro di me. Ma questi sono solo pochi ragazzi dei centri sociali. A Venezia c’erano i ragazzi di Luca Casarini che mi urlavano meglio in C che in A con Zamparini. E a me non interessa il loro pensiero perché non faccio politica. Il novantotto percento dei palermitani mi vuole bene per tutto quello che ho fatto». I distinguo fra i tifosi non sono mancati fra chi pensa che Baccaglini e Zamparini siano due facce della stessa medaglia e chi pensa che l’unica cosa che conta in questo momento è che Zamparini lasci il club. Tutti, però, chiedono chiarezza: la situazione del Palermo per la maggior parte dei tifosi è troppo nebulosa. «Vivo una lunga attesa – dice Ferdinando Lo Cascio – alterno momenti di ottimismo in cui la situazione mi sembra filare via verso il passaggio di proprietà e altri di depressione in cui tutto mi sembra irrimediabilmente fermo. Ho deciso di non prendere posizione almeno fino al 30 giugno. Almeno l’ipotesi del fallimento mi sembra scongiurata e questa è la cosa più importante». Per il tifoso non è normale che chi compra il club non abbia la possibilità di scegliere allenatore e direttore sportivo. «Se pagassi 70 milioni di euro – spiega Lo Cascio – non lascerei che a scegliere fosse il vecchio proprietario. La speranza è che Baccaglini abbia capito che Zamparini ha manie di protagonismo e che lo stia lasciando fare fino al closing. Poi quando diventerà a tutti gli effetti proprietario gli darà il ben servito. Anche se visto che l’affare comprende anche le altre aziende di Zamparini difficilmente si arriverà allo scontro totale». Lungo il corteo, protetto da uno spiegamento di forze ingente con due blindati e una jeep della polizia, una volante dei carabinieri e tre auto civetta della Digos, i commenti dei tifosi prendono sfumature diverse. «Vivo in Germania – dice Salvatore Mazzola – ma penso sempre alle vicende della squadra della mia città. Vedo tutto nero: Zamparini ha ridotto la squadra come peggio non poteva e credo poco in Baccaglini. E non perché non abbia potenza economica, ma perché non è in grado di prendere le redini di una squadra di calcio». Nel mirino finisce anche il presidente Paul Baccaglini. «Il diavolo sa travestirsi in mille forme – dice Alessandro Scarlata – servirebbero cento padre Amorth, il più famoso esorcista italiano, per risolvere questa situazione. Baccaglini e Zamparini sono la stessa persona. Perorare la causa dell’italoamericano è offendere l’intelligenza dei tifosi». «Vorrà dire che i tifosi sono più informati di noi – commenta Zamparini – Baccaglini non è un mio dipendente e non è vero che gli pago lo stipendio. L’ho conosciuto sei mesi fa quando me lo ha presentato Frank Cascio: a giochi fatti, quando chi contesta vedrà le carte, e soprattutto si accorgerà di chi c’è dietro questa operazione, saranno in molti quelli che dovranno chiedere scusa». Il corteo si è poi fermato ai Quattro canti. Prima di sciogliere il corteo, i leader della protesta hanno dato appuntamento al 30 giugno, data prevista per il closing. Una delegazione di tifosi è stata poi ricevuta dal sindaco Leoluca Orlando che ha espresso apprezzamento per l’attaccamento dimostrato alle vicende della squadra e ha comunicato di «avere già concordato per la prossima settimana a Palermo un incontro con il presidente Baccaglini per fare il punto sulla definizione del passaggio societario».