Repubblica: “L’invasione del palco al concerto di Geolier. Cantieri della Zisa security sotto accusa: «Neanche un addetto e piovevano pietre»”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma su quanto accaduto al concerto di Geolier a Palermo.

Un’onda sregolata di oltre 200 ragazzi che invade i Cantieri culturali e riesce a far sospendere, dopo soli 40 minuti, il concerto di una star della trap, Geolier. Con tanto di video su TikTok: chi scavalca dai muri, chi sfonda i cancelli e poi sale sul palco. «Un evento inedito su cui fare luce», commenta l’assessore comunale alla Cultura, Giampiero Cannella, che ha già chiesto una relazione da parte dei dirigenti responsabili sui fatti accaduti giovedì sera. E a muoversi è anche la prefettura che vuole vederci chiaro. Sotto accusa è il piano di sicurezza dell’organizzazione del concerto, il primo ai Cantieri della Zisa tra quelli in calendario per il “Green Pop Festival”: solo quaranta agenti della sicurezza per un evento pubblico che avrebbe già previsto oltre 9mila persone e un sold out annunciato da settimane.

L’organizzazione, che non ha ancora sporto denuncia, è stata già chiamata in prefettura per riferire dei fatti accaduti, mentre è in programma una riunione della Commissione provinciale per riesaminare il piano di sicurezza e sanitario dei prossimi concerti del festival.  Anche se il prossimo è già questa sera, alle 21, sempre ai Cantieri con Ernia. Previste circa 1.500 persone. «Il piano di sicurezza era già stato approvato dalla Commissione pubblici spettacoli, come di norma — dice Nuccio La Ferlita organizzatore e direttore artistico del festival — ho messo in campo tutti gli uomini che erano in prescrizione nel piano. E anche di più. Questi eventi dispiacciono, ci danno sfiducia. Ma il nostro lavoro non si ferma, anzi metteremo in campo tutti gli accorgimenti necessari per garantire il pubblico».

Eppure, giovedì sera davanti all’assalto dei fan senza biglietto, gli agenti della polizia chiamati in soccorso avrebbero constatato un sistema di sicurezza inadeguato. L’area del parcheggio dei Cantieri, con agibilità per 9.600 persone, l’altro ieri sera aveva due uscite di sicurezza, una all’altezza del padiglione 20, alle Officine Noz, e un’altra con delle transenne in mezzo alle opere d’arte dello Zac. Ma di fronte al panico causato dai 200 esterni impazziti, i Cantieri si sono trasformati in caos. A dissociarsi dagli eventi sono anche le associazioni e gli operatori dei Cantieri culturali che chiedo immediatamente un tavolo strategico al Comune sul destino dei Cantieri. «È bastato un concerto mal organizzato per screditare l’immagine dei Cantieri. Per fortuna non è successo il peggio — dice Giuseppe Provinzano, presidente dell’associazione Cantieri culturali alla Zisa — l’aria del parcheggio sarebbe adeguata ad ospitare grandi eventi purché non ci siano non ci siano difetti nell’organizzazione e non si deroghi alle necessarie misure di sicurezza in termini di personale addetto, transennamenti adeguati, ma anche pochissimi agenti di polizia e dei carabinieri finanche misure per contrastare il caldo afoso di questi giorni nelle lunghe ore di attesa di migliaia di ragazzi».