Repubblica: “L’Europa sbarrata. I 26 Paesi di Schengen alzano il muro. Macron «Siamo in guerra, ora il modello Italia»”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulle dichiarazioni di Emmanuel Macron, presidente della Repubblica francese. «Siamo in guerra, il nemico è fra noi. Mai la Francia aveva dovuto prendere decisioni come queste in tempi di pace». Il giovane presidente ha finalmente capito la portata dell’emergenza. Quando l’Italia era già in quarantena, Macron andava a teatro con la moglie Brigitte invitando gli altri a fare altrettanto. Ripeteva che la Francia non avrebbe seguito la ricetta cinese e italiana. E, contro ogni logica, ha deciso di mantenere domenica il primo turno delle elezioni municipali. Chiamando alle urne milioni di francesi nel mezzo dell’epidemia è stato criticato da quegli “eroi in camice bianco” che lui stesso ha elogiato. Il leader si è giustificato con la consultazione delle altre forze politiche, ostili a un rinvio. Sono gli stessi partiti dell’opposizione che, qualche ora dopo, lo hanno attaccato, chiedendo la sospensione del secondo turno. È l’errore più grave che Macron ha commesso nella gestione della crisi e che l’ha visto finalmente cedere davanti all’evidenza. «Vi chiedo di restare a casa e mantenere la calma». Da oggi a mezzogiorno e per almeno 15 giorni gli spostamenti fuori casa saranno autorizzati solo per la spesa, ragioni mediche o professionali. «Dobbiamo rallentare la progressione del virus e ridurre la pressione sugli ospedali. Non possiamo comportarci come se la vita non fosse cambiata». «Vinceremo, ma questo periodo ci avrà insegnato molto», dice Macron. La crisi sanitaria ha già trasformato il giovane leader che improvvisamente tesse le lodi dello Stato sociale, non vede più limiti alla spesa pubblica.