Repubblica: “L’esordio di Dazn, esame superato ma con riserva”
L’edizione odierna de “La Repubblica” ha analizzato l’esordio del Palermo su Dazn. Esame superato, scrive il qutodiiano, ma con qualche piccola riserva. Non sono mancate le interruzioni, i buffering con tanto di telecronaca scomparsa e i salti temporali. Ecco l’analisi:
“Un black out dopo otto minuti, ma poi tutto è andato per il giusto verso Immagini sfalsate sui vari dispositivi Uno spettacolo estraniante. Il debutto del Palermo sulla nuova piattaforma Dazn non è certo stato dei migliori. Non per la qualità di gioco della partita dello stadio “Arechi”, ma per come è andata la prima dei rosanero sul nuovo palcoscenico televisivo. Le grandi manovre della vigilia di quanti hanno collaudato le linee internet testandone la velocità sono servite a poco. Il primo black out è arrivato dopo otto minuti e ventisette secondi di gioco: segnale saltato e giro frenetico di telefonate fra i tifosi per capire se il problema fosse generale o personale. Dopo pochi istanti le immagini sono tornate senza staccarsi più. […].Il secondo tempo, invece, è filato via serenamente, anche troppo per la verità. In campo infatti non è successo nulla e per vedere i primi gol su Dazn i tifosi rosanero dovranno aspettare ancora. In città il debutto del Palermo su Dazn è stato accolto con il tradizionale fastidio di doversi adeguare alle novità. Però circoli cittadini, bar e paninerie che di solito fanno vedere le partite dei rosanero non si sono fatti trovare impreparati. […]. Dati ufficiali di quanti tifosi abbiano eseguito l’accesso sulla piattaforma Dazn non ce ne sono. Ma leggendo i commenti sui social si riesce a capire che i tifosi più fedeli hanno sottoscritto l’abbonamento approfittando del mese di prova gratuito, quelli meno dipendenti dai colori rosanero hanno scelto di non piegarsi alla legge della tv e hanno annunciato la scelta di prendere l’occasione al volo non solo per non sottoscrivere il nuovo abbonamento televisivo, ma anche per disdire quelli vecchi inutili per vedere i rosa”.