L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sull’Entella eliminato dal Palermo e sulle dichiarazioni di Volpe.
Mister Gennaro Volpe è andato a fine partita a salutare i tifosi presenti a Palermo. Forse solo loro e la squadra credevano veramente nella possibilità di ribaltare il risultato dopo l’1-2 dell’andata. Il sogno stava diventando realtà. L’impresa non è riuscita, ma Palermo deve rappresentare un nuovo punto di partenza. Le gare di play off con Olbia, Foggia ed i siciliani hanno messo definitivamente alle spalle la scorsa disgraziata stagione, una retrocessione quasi senza combattere, che non fa parte dello spirito del Diavolo.
La Virtus Entella ha nuovamente voglia di stupire, di ritagliarsi un ruolo da protagonista assoluto nel calcio italiano. Gennaro Volpe, al suo esordio in panchina dall’inizio del torneo, ha trasmesso il suo spirito indomito a tutta la squadra. In campo non mollava mai, riusciva ad andare costantemente oltre i suoi limiti ed i suoi ragazzi sembrano avere lo stesso spirito. «Voglio ringraziare tutti i calciatori e tutti quanti hanno contribuito che in questa stagione tutto funzionasse bene in campo e fuori. Sono stati tutti un esempio di serietà a professionalità. Ci hanno creduto, la partita si era messa come sognavamo. Abbiamo preso gol. Immaginavamo un finale diverso, ma in campo vanno anche gli avversari, con le loro capacità. Adesso, però, possiamo dirlo senza paura: dopo la retrocessione l’Entella ha una base per ricominciare e poter fare molto bene in futuro».