Repubblica: “Lecce, Pisa e Sassuolo una fila di pretendenti per l’addio di Brunori”

Una storia d’amore che sta finendo nel peggior modo possibile, tra parole piccate e a colpi di striscioni di contestazione

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul futuro di Matteo Brunori sempre più lontano da Palermo.

La situazione di Matteo Brunori sembra essere piuttosto complessa e delicata. Dopo un campionato deludente, il capitano del Palermo si trova in rotta con il club, alimentando speculazioni su un suo possibile addio. La questione centrale è se si tratti di una questione di denaro o se sia necessario un progetto valido e vincente che rispecchi le ambizioni del giocatore e del club.

Diversi club stanno mostrando interesse per Brunori, inclusi Lecce, Empoli, Genoa, Pisa e Sassuolo, con il suo agente Michele Fioravanti che già a marzo aveva indicato la possibilità di un addio, sostenendo che il giocatore merita di giocare in Serie A. Brunori stesso ha manifestato difficoltà a giocare in Sicilia, aggravando la frattura con i tifosi palermitani.

L’eventuale trasferimento di Brunori richiede una riflessione approfondita: lasciare il Palermo per un’altra squadra di Serie B rappresenterebbe una scelta significativa, soprattutto considerando che fino a poco tempo fa Brunori desiderava raggiungere la Serie A con i rosanero. Tuttavia, il Palermo sembra intenzionato a non fare sconti, considerando il valore del giocatore intorno ai sei milioni di euro.

Nel frattempo, il Palermo sta valutando diversi profili per sostituire Brunori, tra cui Esposito dell’Inter, Caso del Frosinone e Pedro Mendes dell’Ascoli. La decisione finale sul futuro di Brunori potrebbe sbloccare ulteriori movimenti di mercato, ma resta da vedere se l’attaccante resterà in Serie B o troverà finalmente la sua strada verso la Serie A.

Insomma, la situazione è in evoluzione, e il tempo stringe con il ritiro a Livigno previsto per il 7 luglio. La fine della storia d’amore tra Brunori e il Palermo potrebbe concludersi nel peggior modo possibile, tra parole polemiche e striscioni di contestazione da parte dei tifosi delusi.