L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta di alcune vicende passate che hanno riguardato l’italo americano Paul Baccaglini, un tempo vicino all’acquisto del Palermo: “Sentito come teste il traider ha raccontato del mancato closing e dei debiti della società nascosti da Zamparini «Non siamo mai riusciti ad ottenere da Zamparini i documenti su Alyssa e sulle vicende legate al marchio, ma soprattutto non abbiamo mai capito quanti fossero i debiti del Palermo » . A dirlo è Paul Baccaglini, sentito dai magistrati palermitani Francesca Dessì, Andrea Fusco e Dario Scaletta il 14 febbraio come persona informata sui fatti. E i fatti riguardano la trattativa sull’acquisto del Palermo iniziata a novembre 2106 e naufragata la prima volta il 30 giugno 2017 e la seconda a fine settembre dello stesso anno. Baccaglini ai pm ha spiegato la sua versione sullo stop alla trattativa. Motivi che sono stati inseriti nelle deduzioni alla perizia dei tre consulenti, Daniele Santoro, Saverio Mancinelli e Angelo Paletta nominati dal tribunale fallimentare per stabilire se la società è solvibile o meno. Nel documento, consegnato sabato scorso, la procura utilizza il mancato closing fra Zamparini e Baccaglini come elemento a sostegno dell’istanza di fallimento“.