Repubblica: “Le schizofrenie del presidente non sono gli unici problemi. Orlando e i debiti…”
“Ma le schizofrenie del presidente non sono gli unici problemi che il Palermo affronta e dovrà affrontare. La discesa in campo di Orlando, oltre a dire che le vicende rosanero entrano prepotentemente nella campagna elettorale per l’elezione del prossimo sindaco, fanno tornare con la memoria indietro negli anni quando il Palermo navigava in cattive acque e rischiava di continuo il fallimento. Erano i tempi di Ferrara, poi salvato da Sensi, e poi quelli dello stesso Sensi, salvato dall’arrivo di Zamparini. Sì perché, è inutile negarlo, la situazione non è rosea e gli scenari che si aprono, se non dovesse esserci una decisa inversione di rotta, sono di quelli che mettono i brividi. A Zamparini, soprattutto allo Zamparini degli ultimi tempi, si può rimproverare di tutto tranne il fatto di essersi reso conto di non riuscire più ad assicurare alla società quella forza economica di qualche anno fa e di avere messo in vendita la società. Ma in viale del Fante non è ancora arrivata una vera offerta. Cascio non ha fornito le necessarie garanzie e la stessa cosa, almeno al momento, si può dire dei cinesi. L’offerta, in questo caso sembra seria, ma dalle parole non si è mai passati ai fatti e le scadenze vengono disattesi e il closing viene differito nel tempo. Uno stillicidio che fa pensare che, se ci sarà, il passaggio non avverrà in breve tempo. E nel frattempo? Nel frattempo il Palermo è una società che ha un buco in bilancio di quasi 20 milioni, che ha un decreto ingiuntivo del Tas di 10 milioni, che ha il fido di 2,5 milioni bloccato da Unicredit, che ha solo duemila euro nel conto corrente e che ha un pignoramento di 200 mila euro da parte di Riscossione Sicilia.”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.