Repubblica: “Le regole della Serie Asl, non c’è spazio per i rinvii. Oltre 55 calciatori positivi, almeno 25 No Vax ma la Lega ribadisce: «Giovedì si torna in campo»

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulle regole in merito ai positivi al covid in serie A e ai no-vax.

Riparte la Serie Asl. E se riparte è, principalmente, grazie al fatto di essersi fermata. La Lega Serie A non ha alcuna intenzione di rinviare giornate o partite, il calendario è densissimo e anche solo un’eccezione provocherebbe file di richieste che paralizzerebbero la stagione. In questo senso, la mano maggiore l’ha data la sosta per le vacanze, non fosse altro perché molti giocatori sono rimasti contagiati — spesso da un familiare — quando non erano a contatto con i compagni di squadra. Proprio quei giorni lontano dal gruppo sono quelli che hanno impedito la creazione di focolai, come invece si sono verificati in Inghilterra o in Spagna, col Barcellona sceso in campo senza 8 calciatori a causa del Covid. I tamponi preventivi al rientro, per i club italiani, hanno evitato di far circolare il virus negli spogliatoi: qualcuno — ad esempio è successo nel Napoli — è stato fermato prima della partenza per l’Italia. Altri — i due della Roma — bloccati al rientro, anche solo per contatti con positivi, prima che potessero infettare i compagni.

Stop dalle Asl in caso di focolai. Insomma, benedetta sosta. Ma il pericolo non è ancora scampato, anzi il timore è che adesso, con i calciatori riuniti in gruppo, il rischio che i contagi all’interno dei gruppi squadra possano estendersi è un timore molto condiviso. Già ieri il numero dei positivi in tutta la Serie A ha superato abbondantemente i 55 casi. Le Asl sono in guardia, al lavoro per una sorta di canovaccio comune su cui operare: quando ci sarà un focolaio, impediranno alle squadre di giocare. O di partire, se dovessero essere impegnate in trasferta. È, per capirci, il caso della Salernitana, che ieri ha aggiunto altri 5 tesserati positivi ai 6 già in organico, per un totale di 11 (e 9 sono calciatori): è evidente che nel club campano il virus abbia trovato il modo di diffondersi. E adesso, dopo il rinvio della partita del 20 dicembre a Udine, anche l’appuntamento in casa col Venezia del 6 gennaio è a rischio. Se non altro, non giocando le coppe sarà semplice recuperarla.