Repubblica: “Le misure anti-contagio. Stadi vuoti, i club perdono altri 15 milioni”
L’edizione odierna de “La Repubblica” calcola i danni economici per i club di serie A dopo le.nuove norme anti-covid che svuoterà gli stadi.
Un danno da quindici milioni di euro. Forse addirittura venti. La Serie A tira il bilancio della chiusura quasi totale degli stadi nelle prossime due giornate di campionato. Una chiusura auto inflitta sulla scorta dell’aut aut mascherato da proposta arrivato dal governo Draghi: chiudete voi o lo faremo noi. Nei due weekend del 16 e del 23 gennaio, resteranno invenduti qualcosa come 258 mila biglietti: il conto è, banalmente, estratto dalla media spettatori di questa stagione degli stadi che apriranno, meno i cinquemila spettatori a partita a cui sarà consentito l’ingresso, dopo la decisione assunta dall’Assemblea della Lega Serie A.
Un danno enorme, e senza contare le partite di Coppa Italia (Lazio-Udinese, Juventus- Sampdoria, Sassuolo-Cagliari, Roma-Lecce e Inter-Empoli, per cui è complicato stimare un numero credibile di spettatori, oggi) che comunque saranno investite dal provvedimento, che più di qualcuno nella Lega ha definito “demagogico”. Il settore forse meno gratificato dai ristori — la Serie A ha ricevuto appena 5 milioni come rimborso dei tamponi e da giustificare mediante ricevuta — e più in crisi per colpe anche (sarebbe meglio dire principalmente) proprie, vede svanire altri ricavi, senza nemmeno potersi azzardare a chiedere una mano, nonostante garantisca un gettito di quasi un miliardo e mezzo.
L’unica mano che riceverà, sarà un documento unico che ogni regione si impegnerà ad applicare con le proprie Asl, per garantire omogeneità nei provvedimenti sulle dispute delle partite. Se ne parlerà oggi nella riunione della commissione Salute: dovrebbe servire a evitare nuovi stop o almeno visioni distinte. Ma la Lega, con i ricorsi al Tar, s’era già arrangiata da sé.