“Le ipotesi di reato contestate dalla procura sono sei: appropriazione indebita, riciclaggio, impiego di proventi di provenienza illecita, autoriciclaggio, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte e falso in bilancio aggravato dalla transnazionalità. Fattispecie molto “tecniche” sulle quali il lavoro degli investigatori sarà scrupoloso. All’inchiesta sul Palermo, coordinata dal procuratore capo Francesco Lo Voi e dall’aggiunto Salvatore De Luca, lavora da diverse settimane un pool di magistrati del dipartimento che si occupa di criminalità economica: Francesca Dessì, Andrea Fusco e Dario Scaletta. Da venerdì notte i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria si sono chiusi in una stanza della caserma di via Crispi. Stanno esaminando e catalogando la mole di documenti che hanno sequestrato e raccolto negli uffici al terzo piano dello stadio. Non solo documenti cartacei ma anche hard disk e altri supporti tecnologici. I militari nella notte hanno portato via dagli uffici di viale del Fante tre scatoloni, due carrelli, due borse e una valigetta”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.