L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul momento del Catania che, numeri alla mano, è il peggiore dell’ultimo quinquennio. Venti punti conquistati in quattordici gare di campionato: è lo score più basso da quando, nella stagione 2015/16, il Catania è precipitato in serie C. L’undicesimo posto in classifica certifica l’esclusione dai play-off e accende la spia di allerta sulla zona play-out, distante sei lunghezze. Quando viaggia la squadra rossazzurra è da retrocessione diretta: tre punti conquistati in sette trasferte ( gli ultimi a fine agosto, ad Avellino). Poi un tracollo che non accenna ad arrestarsi, con sei ko consecutivi (cinque con Camplone, uno con Lucarelli), ed un parziale di quattro gol fatti e diciotto subiti. È un Catania che lontano dal Massimino difetta in personalità, e che non ha ancora riconosciuto quei leader a cui affidare i palloni che scottano. Lo conferma la statistica dei gol subiti: tre in sette gare interne, ventuno in sette trasferte. «Rinnovamento? Non ci tireremo indietro – dice il patron del Catania Nino Pulvirenti – sul mercato invernale ci muoveremo e faremo un repulisti generale visto che in tanti hanno fatto il loro tempo in questa piazza».