“Non si può dire che siano ottimisti i tifosi del Palermo dopo la prima partita di campionato. Hanno apprezzato la buona volontà dei giovani di Ballardini, ma per ottenere la salvezza chiedono altro. «Ho visto il Palermo che mi aspettavo – dice Dario Bellavista, fattorino – Una squadra inesperta che al cospetto di un Sassuolo ben collaudato e con giocatori che fanno la differenza ha sofferto. Era normale che arrivasse la sconfitta. Anzi alla vigilia temevo la goleada. Rispetto alla squadra dell’anno scorso questi giovani hanno una certa voglia di fare, ma i limiti tecnici sono evidenti. Più di quello che hanno fatto non possono dare». Con il mercato aperto, però, per il tifoso c’è ancora tempo per intervenire. «Servono giocatori d’esperienza – aggiunge – calciatori che possano fare crescere questi giovani che, va riconosciuto, possono anche fare al caso del Palermo, ma hanno bisogno di una guida per fare un campionato tranquillo. Allo stato attuale siamo destinati alla retrocessione. Dubito che ci siano colpi nell’immediato, ma spero che si possa sistemare la situazione a gennaio». Si augura che la società possa mettere Ballardini nella migliore condizione possibile per lavorare Benito Sanicola, commerciante con un passato nella Primavera rosanero del ’67. «L’allenatore del Palermo – dice Sanicola – è competente e non ha nulla in meno rispetto a Di Francesco. Il Sassuolo poi non è certo una big, ma ha una società alle spalle che mette a disposizione dell’allenatore un organico per lavorare bene. Fra i rosanero tutti provano a portare palla, non ho visto nessuno in grado di servire le punte e gli attaccanti hanno giocato tutti spalle alla porta. Serve una punta che salti l’uomo e sia contro il Bari che contro il Sassuolo si è visto che manca un regista». Nonostante Ballardini abbia detto che con gli uomini che ha a disposizione il 3-4-3 sia l’unico modulo possibile, per il tifoso quello visto contro i neroverdi non era il sistema di gioco più adatto. «Perché soprattutto nel primo tempo – spiega – finivamo spesso in inferiorità numerica a centrocampo. Gli esterni Rispoli e Aleesami non sono proprio centrocampisti chiamati a coprire, sono più difensori capaci di spingere. Quindi è chiaro che con i movimenti giusti gli avversari sono sempre in grado di saltarli. Per come ho visto la squadra, se non si interviene, ci saranno grosse difficoltà. Contro il Sassuolo non ho visto un tiro in porta, solo Rispoli su azione personale e Sallai da lontano nel secondo tempo, ma niente di creato con la manovra e pericoloso per gli avversari». C’è anche chi ha trovato aspetti positivi nella prima uscita di campionato rosanero. «Lo spirito è quello giusto – dice Raffaele Di Giada, tipografo – si è visto un certo spirito di squadra che l’anno scorso è mancato fino per la maggior parte del campionato. Quando Ballardini dice che il suo gruppo è serio ha ragione e si vede anche in campo. E aumenta il rammarico perché basterebbe poco a questo gruppo per navigare in acque sicure fino alla soglia dei quaranta punti. Con due o tre giocatori esperti, come Sorrentino, Maresca e Gilardino, questa squadra ci avrebbe fatto divertire».”. A riportarlo è l’odierna edizione de “La Repubblica”.