Repubblica: “L’Akragas persiano: ecco chi è l’iraniano che vuole la società”

“Tutti aspettano Karimouee. Per i tifosi agrigentini lui, l’imprenditore iraniano interessato all’Akragas, potrebbe essere il salvatore della squadra di calcio. Ma il tempo stringe e le domande sull’intera operazione aumentano di giorno in giorno. Tutto è nato quasi per caso. Alcuni tifosi dell’Akragas hanno chiesto a un iraniano che vive e lavora a Grotte se conoscesse qualcuno in Iran interessato a investire nella squadra di calcio. Dalla scintilla all’interessamento di un gruppo di imprenditori il passo è stato breve. A coordinare i potenziali investitori c’è il mediatore Karimouee, amministratore delegato della squadra di calcio Padideh Khorasan che milita nel massimo campionato iraniano. Alle spalle di Karimouee imprenditori con interessi più svariati: chi si occupa di compravendita di diamanti chi è nel settore alimentare con il patron dell’azienda che detiene il monopolioper la realizzazione e la commercializzazione del budello per la salsiccia. Una prima due diligence non trova ostacoli. I libri contabili dell’Akragas e le garanzie dei potenziali compratori viaggiano sulla rotta Agrigento- Teheran- Agrigento. I rapporti fra Karimouee ed Enzo Caponnetto, legale e socio del club, sono ottimi e la collaborazione è massima. Verso la fine del 2017 tutto sembra indirizzato verso il closing, ma le restrizioni da parte della comunità europea per le violazioni dei diritti umani in Iran iniziano a creare problemi. La potenzialità dell’affare Akragas, con la possibilità di fare investimenti oltre che sulla squadra di calcio anche sulla costruzione di alcune infrastrutture, però, c’è tutta e Karimouee decide di continuare in prima persona la trattativa. A marzo Karimouee sbarca ad Agrigento, incontra il sindaco Calogero Firetto, visita lo stadio “Esseneto” che ha bisogno tutt’ora della realizzazione dell’impianto di illuminazione per ottenere l’agibilità e dare alla società la possibilità di un ripescaggio in serie C dopo la retrocessione. Fa un sopralluogo anche a Villaseta. Lì ha intenzione direalizzare il centro sportivo. L’idea di Karimouee, infatti, è quella di creare una sorta di vivaio per allargare la collaborazione che il Padideh Khorasan ha già con Atletico Madrid e alcune squadre tedesche. Sulla carta il piano di Karimouee fa gola ai tifosi. Ma l’imprenditore non è proprio esperto del calcio di casa nostra. Al punto che a chi gli mette fretta per le imminenti scadenze da onorare, soprattutto per provare il ripescaggio in C, rilancia e chiede quanto costa iscriversi direttamente in serie B. Sul club pendono diversi problemi: circa settecentomila euro di debiti. L’Akragas non ha introiti di biglietteria, né sponsor. Cosa spinge un imprenditore iraniano a investire su una situazione del genere? Coltivare interessi in campo edile e turistico può bilanciare un rischio imprenditoriale così alto legato all’acquisto di una squadra di calcio? Karimouee avrebbe già costituito la società per acquistare il club. L’unico ostacolo è il visto per tornare in Italia. Karimouee pressa per ottenerne uno che gli permetterebbe di rimanere in Italia per novanta giorni nell’arco di un anno. Basterà per salvare l’Akragas?”. Questo quanto riporta l’edizione odierna de “La Repubblica”.