Repubblica: “L’Acr Messina nel caos stop agli allenamenti”
L’edizione odierna di “Repubblica” parla della situazione in casa ACR Messina. La sconfitta casalinga contro il Marina di Ragusa è stata l’emblema dell’ennesima stagione fallimentare. È buio pesto, l’Acr Messina non è riuscito a risollevarsi neanche dopo il cambio in panchina, con Karel Zeman che dal suo avvento è riuscito a conquistare la miseria di 16 punti, frutto di cinque vittorie, un pareggio e sei sconfitte. Dieci ko, sommati a quelli collezionati dai predecessori del trainer palermitano, Michele Cazzarò e Pasquale Rando. I proclami estivi sono un lontano ricordo e la classifica parla chiaro: meno 7 dalla zona play- off, più 10 sulla zona play- out, meno 9 dai “ cugini” del Football Club Messina, meno 21 dalla capolista Palermo. Sullo Stretto si rischia l’ennesima bufera calcistica. Dopo la deludente prestazione messa in campo domenica contro la formazione iblea, Zeman si è confrontato con i suoi collaboratori, ha smentito la possibilità delle dimissioni e non sembrerebbe intenzionato a gettare la spugna. Ma non si è confrontato con la proprietà. E proprio nella giornata di oggi è atteso l’incontro tra il tecnico siciliano, il presidente Pietro Sciotto e l’amministratore delegato Paolo Sciotto. Nel frattempo, i massimi esponenti della società messinese, hanno preso la clamorosa decisione di sospendere gli allenamenti fino a nuove disposizioni, e di confermare il silenzio stampa. In discussione anche l’operato del direttore sportivo Pasquale Leonardo, che con il mercato invernale ha inciso negativamente, alla luce dei risultati, con ben 25 operazioni di mercato, tra innesti e cessioni, un record incredibile, senza precedenti, che testimonia solo la grande confusione che caratterizza la società peloritana. Otto gli allenatori che il patron Pietro Sciotto ha contrattualizzato in due anni e mezzo di gestione: Venuto, Modica, Raffaele, Infantino, Biagioni, Cazzarò, Rando e Zeman, forse un altro record, anche questo negativo. I rimpianti aumentano notando che Ott Vale, da quando è stato ceduto all’Acireale, è tornato sugli ottimi livelli di Troina e Siracusa, così come il centravanti ed ex capitano Esposito, che ha firmato le vittorie in rimonta del Giugliano contro Castrovillari e Roccella, mettendo a segno anche la sua prima doppietta. E troppo frettolosamente, forse, il Messina si è liberato di Claudio Coralli, un lusso per la serie D, un elemento di esperienza e spessore tecnico e caratteriale che stava trovando gol e ritmo. Ma il suo ingaggio era ritenuto eccessivamente “ pesante” dalla società. E la sospensione degli allenamenti è l’ennesimo schiaffo nei confronti di una città che si sta sempre più avvicinando al Football Club Messina. La gara contro il Marina di Ragusa è stata caratterizzata dalla contestazione nei confronti della società, con i cori all’indirizzo della famiglia Sciotto provenienti sia dai pochi tifosi presenti sugli spalti, che dai tanti supporter dei club organizzati posizionati sulla collinetta sovrastante. I processi tecnici sembrano superflui, preoccupa il fatto che l’Acr sia giunto ad un punto di non ritorno, con un cambio di rotta troppe volte preannunciato e mai messo in atto. Sciotto in estate si è chiuso a riccio, rifiutando di dialogare prima con l’ex presidente del Città di Messina Lo Re, poi con l’attuale patron dell’Fc Arena, che volevano unire le forze creando un’unica e solida realtà calcistica cittadina.