Repubblica: “La vigilia soft di Zamparini schierato al fianco di Lupo e Tedino”

Nell’edizione odierna de “La Repubblica” si parla della situazione in casa rosanero in vista del match di oggi alle 15 contro la Pro Vercelli, preparato in ritiro durante questa settimana: “È una vigilia strana quella che sta vivendo il Palermo. I rosanero ieri si sono spostati dal ritiro di Coccaglio nel Bresciano a quello di Vercelli. Oggi alle 15 allo stadio “ Piola” la squadra di Bruno Tedino affronterà la Pro Vercelli e rispetto alle numerose partite da dentro o fuori del passato tutto quello che è successo in questa settimana ha seguito uno schema particolare, quasi inedito. Non ci sono state sfuriate di Zamparini come in passato il patron aveva fatto. Nonostante quello di oggi sia un appuntamento da non manca visto che riprendere il cammino per una squadra condannata a vincere il campionato è obbligatorio. E non si può certo dire che in questa settimana tutto sia filato liscio. Dal punto di vista tecnico l’infortunio di Aleesami ha contribuito a mischiare ancora di più le carte di una squadra reduce da tre sconfitte di fila. L’intento della società che ha deciso di mandare la squadra in ritiro era quello di ricompattare il gruppo e lavare i panni sporchi in famiglia. A Zamparini, che si preoccupava di capire se il suo gruppo fosse compatto, lunedì sono arrivate le rassicurazioni che chiedeva. E giovedì il patron è tornato in ritiro per verificare di persona che tutto andasse come da relazioni ricevute. Nei due giorni in cui è stato in ritiro Zamparini ha pranzato con Tedino e Lupo in un clima sereno e disteso: lunedì ha assistito a gran parte dell’allenamento che è stato pomeridiano, giovedì invece è arrivato verso la fine della seduta che è stata mattutina prima di rimanere a mangiare con staff e squadra. Ma se una squadra che filava con il vento in poppa si ritrova al terzo posto con sei punti di distacco dalla coppia di vertice, qualcosa che non va ci deve essere. La spiegazione che continua a circolare è quella di un problema mentale più che tecnico o tattico. E in questo senso le ricostruzioni sui contrasti fra il direttore sportivo Fabio Lupo e il patron Maurizio Zamparini non aiutano l’ambiente. Il confronto fra i due c’è stato e il mandato è stato rinnovato, soprattutto alla luce della gestione collegiale che raramente come è accaduto quest’anno c’è stata fra staff tecnico, gestione sportiva e proprietà. Rispetto al tuonante Zamparini ormai entrato quasi nella mitologia dei periodi neri delle sue squadre di calcio, i blitz di questa settimana sono serviti per verificare di persona e consolidare anche agli occhi della squadre le posizioni di Lupo e Tedino. Ma nel calcio, si sa, tutto può cambiare nel giro di un niente. «Si cerca sempre di trovare delle soluzioni ai problemi – dice Tedino – e nel calcio la soluzione è cambiare l’allenatore. Se io vedessi che la squadra non mi seguisse più mi farei da parte. Sono arrivato in punta di piedi e me ne andrei in punta di piedi. Però la squadra lavora intensamente e basterebbe solamente una vittoria per ritornare a essere quelli di prima»“.