Repubblica: “La spesa a distanza. Assalto ai siti, rallentano le consegne. Anche dieci giorni per la spesa online. Ecco cosa succede a Palermo”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sull’assalto alla spesa online. Esselunga, Amazon Prime Now, Coop, Carrefour, Conad. Tutti i principali operatori stanno facendo i conti con un’emergenza nell’emergenza: la paura del contagio e le regole che riducono gli spostamenti hanno infatti spinto moltissimi ad avventurarsi nell’e-commerce, allungando i tempi di consegna e mettendo a dura prova l’operatività dei portali online. A Milano come a Bologna i fortunati che tra ieri e lunedì sono riusciti a connettersi al sito di Esselunga e a mettere nel carrello virtuale i prodotti si vedranno arrivare la spesa anche tra 9 o 10 giorni. La consegna nel cuore di Torino non viene fatta prima di domenica 22 marzo e se si ordina su Amazon Prime Now bisogna attendere martedì 24. In Emilia Romagna, dove è attivo il servizio di spesa a domicilio della Coop, si sfiorano gli otto giorni. «Negli ultimi giorni anche in Toscana, come in tutto il territorio servito, abbiamo registrato un elevatissimo aumento delle richieste per il servizio di spesa online», spiegano da Esselunga. Se tutte le catene si affrettano a dire che il servizio è in fase di potenziamento, il volume di richieste è ingestibile e lo sarà ancora per dei giorni. A Roma la domanda è aumentata del 400 per cento e per un supermercato dove la richiesta media giornaliera andava dalle 30 alle 50 consegne, ora si supera quota 300. Meno grave la situazione al sud. Qui si cominciano a registrare i primi ritardi da parte della grande distribuzione, ma i piccoli negozi ancora consentono di reggere il colpo. Succede a Napoli, dove le botteghe che portano la spesa a casa riescono a rispondere alle richieste. A Palermo “Prezzemolo & Vitale”, che raccoglie prenotazioni via Facebook e Whatsapp, ha assunto nuovi driver a fronte di una domanda quadruplicata, garantendo comunque le consegne in giornata (anche se in serata ha dovuto bloccare le prenotazioni). A Bari si registrano i primi ritardi: «Il servizio è saturo e i tempi di consegna che si aggirano sui due-tre giorni – spiega Francesco Pomarico della rete di supermercati Dok e Famila – Ma sembrano destinati ad allungarsi».