L’edizione odierna de “La Repubblica” analizza la situazione pandemica in Sicilia.
La Sicilia corre sul filo del cambio di colore ma probabilmente riuscirà ad evitare d’un soffio la zona gialla per Capodanno. Da settimane l’Isola sfora il limite dei 50 casi per 100mila abitanti ma adesso si è superata la soglia del 15 per cento di occupazione di posti nei reparti ordinari. Ancora entro i limiti le terapie intensive che con i dati del bollettino di ieri sono, però, arrivate a sfiorare il 9 per cento di occupazione. A questo punto tutto dipenderà da cosa accadrà nelle rianimazioni oggi.
Se non ci saranno impennate di ricoveri la Sicilia domani supererà l’esame della cabina di regia e resterà in giallo fino a venerdì 30. A quel punto, se continuerà il trend di questi giorni, sarà molto probabile un passaggio al giallo ma che scatterà dal lunedì successivo, cioè il 3 gennaio e almeno il Capodanno sarà salvo.
Ieri sono stati 1.410 i nuovi positivi con 35.091 tamponi processati. Dati stabili con un numero maggiore di test e così il tasso di positività scende dal 4,5 al 4 per cento. I guariti sono stati 963, i morti 17. Ma iniziano a salire più velocemente i numeri dei ricoveri, in tutto ci sono 634 pazienti. Nei reparti ordinari ci sono 561 persone, con un aumento di 23 unità. In terapia intensiva i posti occupati passano da 67 a 73 ( sei in più) con 8 nuovi ingressi.
E sono cifre in rapida crescita anche quelle contenute nel report settimanale dell’assessorato regionale alla Salute. Il virus riprende a correre e lo fa soprattutto fra i bimbi e i ragazzi fino a 18 anni. Crescono anche i ricoveri ma a finire in corsia sono all’ 80 per cento in non vaccinati, e sempre loro sono il 90 per cento dei pazienti delle terapie intensive. Nella settimana fra il 13 e il 19 dicembre la curva dei contagi che ha iniziato a crescere dai primi giorni di novembre si è ulteriormente impennata. I nuovi casi sono stati 9.147 con un incremento del 44 per cento. La settimana scorsa si erano contati 6.168 nuovi contagi con una crescita del 30 per cento.