Repubblica: “La Sicilia tira il fiato con numeri da giallo. In arrivo la multa per 120mila No Vax”

Da martedì gli over 50 non immunizzati nel mirino del fisco

Il presidente della Regione Musumeci al padiglione 24 dell'ospedale Civico di Palermo per ricevere le prime dosi del vaccino Pfizer-BioNTech in occasione dell'apertura della campagna vaccinale contro il Covid-19 a Palermo, 27 dicembre 2020. ANSA/Ignazio Marchese

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sui numeri della Pandemia in Sicilia, ma non solo, anche sulla questione multa per i no-vax over 50.

Meno contagi, focolai ridotti di un terzo, in calo anche i ricoveri in Terapia intensiva. Ma la Sicilia resta in zona arancione per un’altra settimana. Lo prevede il meccanismo dei colori, che impone una permanenza minima di 15 giorni sulla stessa casella. Un sistema che la prossima settimana sarà definitivamente cassato dal governo nazionale, intenzionato a mantenere solo la zona rossa. Basta con le classificazioni sulla carta, adesso l’unico obiettivo è mettere all’angolo i non vaccinati: dal primo febbraio multa in arrivo per 120 mila over 50 siciliani No Vax e stretta sullo shopping per i 517mila ancora privi di Super Green Pass.

L’Agenzia delle Entrate sta già stilando la lista di chi riceverà la sanzione per la violazione dell’obbligo vaccinale per gli over 50 introdotto per legge. In Sicilia lo hanno “ignorato” 47.700 cinquantenni, 27.100 sessantenni, 23.200 settantenni e 21.900 over 80. Difficile che una multa da 100 euro “una tantum” possa convincerli a ripensarci. C’è chi spera di più nelle multe da 600 a 1.500 euro che entreranno in vigore dal 15 febbraio per i lavoratori sprovvisti del Super Green Pass. Un’altra misura anti-No Vax è quella che riguarda l’obbligo del certificato verde rafforzato per accedere a una lunga lista di esercizi commerciali e uffici prima a ingresso libero: negozi di abbigliamento o scarpe per adulti e bambini, librerie, sportelli postali, persino tabaccherie. Alla porta, letteralmente, rischiano di rimanere 517 mila siciliani sopra i 12 anni che ancora non si sono convinti a ricevere la prima dose di vaccino.

Eppure, in vista delle nuove restrizioni, la scorsa settimana le prime dosi sono diminuite del 37 per cento rispetto a quella precedente. Complice forse la minore paura del contagio che sembra aver allentato la morsa. Lo certificano i dati di ieri della cabina di regia dell’Istituto superiore di sanità, che segna numeri da zona gialla. Per la prima volta dopo 42 giorni consecutivi, in Sicilia è stato registrato un netto calo dei contagi Covid: 48.685 in tutto, il 30% in meno rispetto al precedente report. È calata anche l’incidenza, da 1.437 a 965 casi ogni 100mila abitanti. I focolai sono stati 2.785, quasi il 30 per cento in meno. Un trend confermato dal bollettino di ieri che segna 7.100 nuovi casi giornalieri su oltre 45 mila tamponi, anche se resta alto il numero dei morti (47), onda lunga delle vacanze natalizie. Ma è dagli ospedali che arriva un segnale incoraggiante: i posti occupati nelle terapie intensive sono scesi al 17,9 per cento, al di sotto della soglia del 20 che impone la zona arancione e anche ieri sono rimasti stabili. Ferma al 38,1 per cento, invece, la saturazione in area medica, ben oltre il limite del 30 per cento. Con questi numeri la Sicilia ha un piede in zona gialla, ma per decreto nazionale si resta sulla stessa zona di rischio per due settimane consecutive, quindi almeno fino al 6 febbraio.