Repubblica: “La Sicilia balla sul filo dell’arancione decisive le prossime ventiquattrore”

Milano, 12/2/18 - A sx il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a dx Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, alla Bit

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma in merito al probabile arrivo della zona arancione.

Le sorti della Sicilia si giocano nelle prossime 24 ore: sarà il bollettino di oggi a stabilire l’ingresso o meno in zona arancione da lunedì. Sfondati i primi due indicatori (incidenza settimanale dei nuovi casi Covid e occupazione nei reparti ordinari), basta una manciata di pazienti in più in Rianimazione per far scattare le nuove restrizioni.

Ad attendere con il fiato sospeso sono soprattutto i medici in trincea, alle prese con i focolai sempre più numerosi in corsia e persino con la mancanza di farmaci salvavita. Il tracciamento è in tilt e cresce il numero di isolati a casa: 139.482. Le 153 Usca non riescono nemmeno a convocare per il tampone chi è prossimo alla fine della quarantena. Ieri l’assessore alla Salute Ruggero Razza, riconvocato in commissione Sanità all’Ars, ha annunciato che oggi avrebbe convocato i medici di famiglia per chiedere loro di occuparsi dei casi meno gravi e dell’esecuzione dei test a domicilio o nei drive-in. Ma la soluzione prospettata dal presidente regionale della Federazione dei medici di medicina generale, Luigi Galvano, è diversa: « Chiediamo che le persone in quarantena possano recarsi autonomamente, dietro presentazione di un’autocertificazione, nei drive in da istituire in tutti i presidi sanitari, non solo nei grandi hub».

Al momento la procedura prevede che i quarantenati aspettino la convocazione via mail da parte delle Usca per presentarsi al drive-in, senza il rischio di incorrere in sanzioni per violazione delle norme anti-Covid. Ma la mail spesso non arriva nei tempi previsti. Talvolta non arriva mai. E così solo in provincia di Palermo ci sono 16mila “prigionieri” della quarantena.