“Una finale. Ecco come vede la prima partita di campionato l’allenatore del Palermo Bruno Tedino. I mal pensanti se lo spiegano perché sulla panchina più traballante del mondo ogni partita è decisiva, in realtà quella di stasera alle 20,30 al “Barbera” contro lo Spezia per il tecnico friulano è più che una prima di stagione. Tedino si ritrova in un colpo solo a fare l’esordio in B alla guida di una squadra condannata a vincere in un contesto di piena crisi del tifo. Per tutta l’estate si è badato più a questioni societarie che tecniche, più a notizie di cronaca che sportive. Adesso tocca al pallone. «Sono convinto – dice Tedino – che i punti delle prime e delle ultime partite valgano doppio. Chi nelle prime nove partite riuscirà a mettere insieme più punti resterà nelle parti alte della classifica fino a fine. Per questo per me quella contro lo Spezia è una finale». Una partita che il Palermo affronterà con gran parte dei giocatori che sono retrocessi appena tre mesi fa. Pochi i volti nuovi in tutta la rosa, solamente due quelli che dovrebbero giocare dal primo minuto, Szyminski e Coronado, tre se si considera anche Struna al rientro dal prestito al Carpi. La curiosità più grande è legata all’affidabilità della squadra. Le partite di Coppa Italia hanno dato indicazioni positive, ma la prima è stata giocata contro una squadra di Lega Pro e nella seconda, contro il Cagliari, il Palermo ha retto bene contro una formazione di categoria superiore, ma non ha quasi mai comandato il gioco come sarà chiamato a fare durante tutta la stagione. Per il resto le partite affrontate nel precampionato non hanno chiarito quale potrà essere il ruolo della squadra che Tedino pensa di schierare con il 3-4-2-1 con Posavec in porta; Cionek, Struna e Szyminski in difesa; Morganella, Jajalo, Chochev e Aleesami a centrocampo; Trajkovski e Coronado a sostegno di Nestorovski. «Non siamo al cento per cento – spiega Tedino – ma nemmeno al venti. Lo Spezia rappresenta un po’ le caratteristiche delle squadre che ci troveremo contro durante tutto il campionato. Grande forza atletica, aggressività e tanto agonismo. Se noi riusciremo a pareggiare con l’atteggiamento, l’umiltà e la voglia queste caratteristiche abbiamo tecnicamente qualcosa in più che riuscirà a farci dire la nostra. Di partite alla lavagna non ne ho mai persa nemmeno una, ma alla fine conta solo quello che dice il campo». Il rischio che allo stadio saranno in pochi a vedere ciò che dirà il campo è altissimo. Gli abbonati dovrebbero essere circa duemila, i paganti più o meno altrettanti. Difficilmente, insomma, si raggiungeranno le diecimila presenze. Intanto la società dopo essersi rivolta alla Federcalcio chiedendo al presidente Tavecchio di farsi portavoce con la Lega di B, ha sollecitato l’intervento della Fifa per il rinvio delle partite che vedranno la concomitanza con gli impegni delle nazionali. Il club rosanero rischia di andare a giocare a Brescia senza otto dei giocatori che stasera scenderanno da titolari”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.