L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla gara tra Palermo e Catanzaro e analizza le parole rilasciate ieri da Corini in sala stampa.
Al solo sospetto, paventato da qualcuno, che potessero esserci dei dissapori all’interno dello spogliatoio ha risposto alla palermitana: «Minchiate, il gruppo è unito». Eppure dalla partita delle 20.30 al “Barbera” contro il Catanzaro, Corini si aspetta prestazione e risultato.
Anche se, contro la Ternana una risposta alla crisi l’ha vista: «Dobbiamo dare continuità al pareggio di Terni – ha detto – Abbiamo fatto un buon primo tempo e un secondo tempo normale, cosa che non basta, ma una reazione, non su tutta la partita, l’ho vista». E poi ha aggiunto: «In questo momento non va bene niente e bisogna accettare che in gran parte della tifoseria ci sia un sentimento di delusione, ma è stato fatto un lavoro importante durante la pausa e sono sicuro che produrrà degli effetti».
Corini ha anche risposto alle critiche di chi lo ha messo sul banco degli imputati per la crisi risultati: «Se non avessi la lucidità e l’impressione di avere un gruppo coeso non sarei qui a parlare in un certo modo – ha aggiunto – A Palermo negli ultimi anni ci si è abituati al cambio d’allenatore e adesso ci troviamo di fronte a una rivoluzione culturale, perché qualcosa sta cambiando. Sento la fiducia della società e l’appoggio dei giocatori. Ogni tifoso vuole vedere vincere la sua squadra, ma la delusione può diventare gioia e basta rivedere l’atmosfera straordinaria con lo Spezia, che non è stata una vita fa».