L’edizione odierna de la “Repubblica”; si concentra sul futuro della Serie A. Il presidente della Lega, Paolo Dal Pino, ha fin dal suo esordio indicato una strada per riportare la Serie A ai fasti di un tempo: coinvolgere uno o più fondi di private equity disposti a versare un bel po’ di soldi in quella che viene chiamata media company, cioè una società comunque controllata dalla Lega. Per acquistare una quota tra il 10 e il 15% della Media company sono in corsa i fondi Cvc, Bain, Advent, General Atlantic mentre per una semplice cartolarizzazione dei diritti per conto di un canale delle squadre, idea di Aurelio De Laurentiis, dovrebbero scendere in campo Fortress e Gso. Secondo alcune informazioni raccolte da Repubblica i tre principali fondi in corsa avrebbero assegnato un diverso multiplo al margine operativo della società, pari a circa 1,15 miliardi (1,4 miliardi di valore dei diritti meno 250 milioni di costi). Cvc lo moltiplica per dieci volte, Bain per 12 e Advent per 13. Dunque un 10% della Media company verrebbe valutato 1,15 miliardi da Cvc, 1,38 miliardi da Bain e 1,49 miliardi da Advent. Questi sono i soldi che potrebbero entrare nella società e che servirebbero per lo sviluppo dell’attività di commercializzazione (circa 500 milioni) mentre il resto potrà essere diviso tra le squadre con criteri ancora da definire o servire per stabilizzare i bilanci dei club nei momenti di crisi. Per essere approvato in assemblea il progetto dovrà avere il sostegno di 15 voti sui 20 totali oppure di 12 su 18 se le due squadre già retrocesse non voteranno.