“Una una salvezza ancora da conquistare, un futuro ancora da scrivere e l’orgoglio di quanto fatto sinora tra mille difficoltà, alla Sampdoria oggi tocca andare in casa del disperato Palermo. Per la matematica basta un pareggio, ma chissà quale avversario si troveranno davanti i blucerchiati. Vincenzo Montella, in ogni caso, vuole approfittare dei rosanero sull’orlo del precipizio: «Sappiamo quanto possa essere difficile giocare con una certa classifica, noi dovremo sfruttare questa situazione. Abbiamo la necessità di fare una grande partita attraverso l’attenzione e l’intelligenza, aggiungendo magari un pizzico di furbizia. Dobbiamo cercare di colpire al momento giusto». Non si va al “Barbera” per difendersi, quindi. E infatti il tecnico doriano dovrebbe ritornare al 3-4-2-1 con il doppio trequartista dietro a Quagliarella. Uno schema aggressivo per mettere pressione al Palermo, ma con scelte individuali attente a non scoprire troppo la squadra. Quindi in pole position ci sono Alvarez e Soriano, due che hanno tanto da dimostrare in queste ultime tre partite di campionato. A centrocampo non dovrebbero esserci sorprese, con il quartetto ormai collaudato De Silvestri-Fernando-Krsticic-Dodò (Barreto è out). Piuttosto la difesa regala la novità Skriniar, che dovrebbe sistemarsi a sinistra insieme a Ranocchia e Cassani. In porta, ovviamente, il muro Viviano, «uno che ha giovato dell’ambiente Samp – dice Montella – ci sono alcuni giocatori che danno il meglio in certe squadre, sono le alchimie del calcio. Conte segue molto anche la Sampdoria con i suoi collaboratori, ma se dipendesse da me una spinta gliela darei… per noi Viviano è un valore assoluto». Nessun pensiero al derby di domenica prossima, i diffidati De Silvestri, Fernando e Krsticic saranno al loro posto: «Le scelte sono fatte esclusivamente in funzione di questa partita, perché è sempre la prossima partita la più importante». E nessun pensiero neppure a quanto successe un lustro fa, con il Palermo che condannò la Sampdoria alla Serie B: «Non c’è bisogno delle motivazioni relative al 2011. Io credo nei valori dello sport e che ogni calciatore debba fare il proprio dovere per se stesso e per la maglia che indossa». Non soltanto la sfida contro il Palermo, però. Il tecnico blucerchiato sa che la Samp oggi non è più quella che, comunque, all’andata aveva battuto 2-0 i rosanero a Marassi: «La squadra è cambiata molto in corsa, abbiamo giocatori diversi, un metodo di gioco diverso e ci sono state delle difficoltà preventivabili. Ora abbiamo trovato una continuità importante, basta guardare alle ultime nove giornate, la Sampdoria sarebbe sesta in classifica». L’orgoglio di Montella è pari alla diplomazia che il tecnico sfoggia al momento di parlare del proprio futuro. Domenica scorsa, subito dopo la vittoria sulla Lazio, l’aveva buttata lì: «Bisogna capire se la società è soddisfatta di quanto ho fatto». Poi Ferrero e Romei hanno blindato l’allenatore: «Montella sarà il nostro mister anche la prossima stagione». Ieri la controreplica: «Ho fatto una battuta domenica scorsa, vorrei che la cosa si chiudesse qui finché il nostro campionato resta aperto. Comunque noi siamo molto chiari e schietti, quello che ho da dire alla società lo dico nel mondo giusto e con il rispetto dei ruoli. Poi c’è una parte pubblica e una parte privata, e molto spesso le due parti possono essere contrastanti. L’importante è essere chiari, diretti e leali con le società che ti pagano e a cui devi tanto». Di Montella si parla anche in chiave Nazionale, ma anche qui il tecnico sa come “svicolare”: «Non sono mai stato contattato e non ci ho mai pensato, è sempre un vanto poter arrivare in Nazionale ma ora non c’è proprio nulla»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.