Il Palermo si prepara alla sfida contro la Carrarese, in programma fra tre giorni allo stadio dei Marmi, in un clima rovente con la curva ospiti sold out. Per i rosanero, guidati da Dionisi, sarà una prima assoluta contro una squadra con cui condivide più di quanto si possa pensare, non tanto per i trascorsi di mercato – come i passaggi di Petermann, Bentivegna e Valente – quanto per la figura carismatica di Silvio Baldini.
L’ex allenatore, che ha lasciato il segno in entrambe le piazze, è ora alla guida del Pescara in Serie C, dove sta inseguendo l’ennesima impresa con il primo posto in classifica. Baldini, personaggio dal carattere forte e dallo spirito sognatore, è ricordato a Palermo per aver conquistato la promozione in Serie B nel 2022, un traguardo raggiunto dopo aver preso la squadra al quinto posto e guidato i rosanero fino alla vittoria nei playoff contro il Padova.
La sua avventura a Palermo terminò bruscamente poco dopo l’arrivo del City Football Group, in un’estate segnata da divergenze con la nuova proprietà e dalla sua famosa dichiarazione: «Scelgo la dignità, non credo nel progetto». Un addio che riecheggia la sua prima esperienza rosanero, conclusa nel 2004 per profonde divergenze con Zamparini.
Anche a Carrara, Baldini ha lasciato un’impronta indelebile. Tornato nel 2017 dopo una prima esperienza negli anni ’90, guidò la squadra in due stagioni di successi culminate con spareggi playoff e un secondo posto in classifica, nonostante le difficoltà finanziarie della società. La sua filosofia lo spinse ad allenare senza stipendio, libero da vincoli e pressioni, dimostrandosi un tecnico unico nel suo genere.
Oggi Baldini è concentrato sulla promozione del Pescara, ma la sua figura aleggia su questa sfida, che vedrà Palermo e Carrarese fronteggiarsi per proseguire i rispettivi percorsi di crescita. Un confronto tra due realtà diverse, ma legate dal passaggio di un uomo che ha saputo conquistare il cuore delle due città con il suo carisma e la sua visione di calcio.