L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sugli aiuti alle famiglie più povere, necessari per combattere il periodo di emergenza. L’obiettivo è mettere in sicurezza un numero più o meno analogo di siciliani a rischio povertà per la crisi provocata dal coronavirus: la Regione mette in campo il suo mini- bazooka contro l’emergenza sociale, dando ai Comuni 100 milioni che poi dovranno essere girati alle famiglie in difficoltà. E a Palermo si lavora già sul piano d’emergenza: ieri in giunta c’è stata una prima discussione sugli strumenti da mettere in campo, ma intanto l’accordo fra Comune, Banco alimentare, Banco delle opere di carità e Caritas diocesana è pronto ad assistere le famiglie indigenti. La prima mossa, però, arriva dal governo Musumeci: 100 milioni che provengono dal Fondo sociale europeo e dal Programma operativo complementare e che finiranno nelle casse dei Comuni, cui spetta poi individuare la platea di beneficiari, con il mandato esplicito di avere «riguardo alle nuove povertà determinate dalle famiglie che non percepiscono più alcun reddito, compreso quello di cittadinanza, e alcuna altra assistenza economica o sanitaria ». L’idea è dunque quella del contributo a pioggia: «I fondi — chiarisce l’assessore all’Economia, Gaetano Armao — verranno distribuiti in proporzione alla popolazione. In questa fase ci sono migliaia di lavoratori, ad esempio nel turismo e nel commercio, che non hanno più niente. Bisogna prima di tutto pensare a loro». Secondo le stime dei sindacati, sono 250mila i siciliani che al momento non lavorano, e a regime le persone da assistere potrebbero essere circa 500mila. Il Comune di Palermo, intanto, si rimbocca le maniche. Oggi la giunta Orlando tornerà a discutere dei dettagli operativi per applicare il piano della Regione, ma intanto sono già tremila le famiglie che hanno richiesto assistenza. Per farlo si può consultare il sito del Comune www. comune. palermo. it, inviare un’email a emergenzesociali@comune.palermo. it oppure chiamare dal lunedì al venerdì fra le 8 e le 13 e il mercoledì fra le 15 e le 17 il numero di telefono attivato in ciascuna delle circoscrizioni (091 7405419 o 091 7405418 per la prima, 091 7403419 o 091 7403481 per la seconda, 091 7409162 per la terza, 091 7409531 per la quarta, 091 7403071 per la quinta, 091 7407685 per la sesta, 091 6716763 per la settima, 091 7407430 o 091 7407432 per l’ottava). « L’importante — dice l’assessore alle Politiche sociali, Giuseppe Mattina — è che passi un messaggio: nessuno si deve scoraggiare, la comunità li sosterrà».