Repubblica: “La partita inutile che certifica il de profundis rosa. L’11 anti-Genoa…”

“Per il Genoa vale la permanenza in A. Per il Palermo, invece, una delle ultime tre partite che prima finiscono e meglio è. La retrocessione matematica è arrivata sette giorni fa a Verona. Mentre il closing tarda ad arrivare. E i tifosi oggi troveranno qualsiasi altra cosa da fare piuttosto che andare al “Barbera” alle 15 per assistere a Palermo-Genoa (arbitra Doveri). Ecco il clima in cui nasce la terzultima giornata di campionato per i rosanero. Diego Bortoluzzi assicura che non c’è fra i suoi giocatori un clima da liberi tutti e che le motivazioni per affrontare al meglio la squadra di Juric non mancheranno di certo. Anche se appare difficile che una squadra non motivata nelle giornate in cui c’era ancora qualcosa in palio possa mantenere la concentrazione alta adesso che l’unico obiettivo è arrivare a fine stagione. Nelle scorse settimane lo stesso Bortoluzzi aveva lanciato l’allarme, facendo appello alle motivazioni personali piuttosto che a quelle di squadra per cercare di cavare qualcosa dalle gambe dei suoi giocatori. Poi è arrivato anche il turno della professionalità alla quale fare appello per evitare brutte figure. Ma i risultati sono stati più o meno sempre gli stessi dall’inizio dell’anno fino ad ora. «Non c’è assolutamente un clima da liberi tutti – dice Bortoluzzi – lo dimostrano gli allenamenti. La squadra ha lavorato bene e sono stato io il primo a chiedere se c’era qualcuno che aveva voglia di mollare. A parole prima e con i fatti durante la settimana poi nessuno mi ha dato l’impressione di essere già in vacanza. Non c’è questo rischio. Vogliamo finire il campionato a testa alta e al meglio delle nostre possibilità ». Va detto che al di là della matematica certezza della retrocessione, che non è maturata in effetti nelle ultime partite, da quando si è accomodato in panchina Bortoluzzi ha messo insieme cinque punti in quattro partite e ancora i casa non ha subito gol. Numeri che però adesso non servono più al Palermo, quello che occorre è dimostrare amore per il proprio lavoro e soprattutto la professionalità necessaria che impone il campionato, visto che i rosanero si trovano ad essere arbitri della volata salvezza fra Crotone, Empoli e lo stesso Genoa. Chi si aspetterà esperimenti in chiave futura rimarrà deluso. «In questo momento – spiega l’allenatore del Palermo – non so chi farà parte della squadra del futuro, quindi non posso schierare un giocatore solo per questo motivo. Farò le scelte in base ai soliti criteri: l’impegno in campo durante la settimana». A complicargli le cose, però, ci si è messa la squalifica di Jajalo, l’infortunio di Gazzi e l’indisponibilità di Vitiello, per un botta subita ieri mattina, e Pezzella, per la reazione al vaccino in vista della partenza con gli azzurrini per i mondiali Under 20 in Corea del Sud che inizieranno sabato prossimo. Circostanze che, se mai ce ne fosse stato bisogno, hanno ancora una volta dato ragione a chi sottolineava l’inadeguatezza della rosa a livello di alternative per affrontare il campionato di serie A. A centrocampo ci sono due soli disponibili e giocheranno entrambi: Bruno Henrique e Chochev; il dubbio è se mettere in mezzo a loro il classe 2000 Gennaro Ruggiero e farlo esordire in A oppure inserire un trequartista in più accanto a Diamanti alle spalle del rientrante Nestorovski. In questo caso non appare così scontato l’impiego di Sallai, ma potrebbe avere una possibilità Lo Faso. In difesa, davanti a Fulignati che ormai sembra avere conquistato la maglia da titolare fino alla fine del campionato, Cionek, Goldaniga e Andelkovic sono i favoriti con Rispoli a destra e Aleesami a sinistra chiamati a difendere e attaccare sulle fasce.”. Questo quanto riportato da “La Repubblica”.

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Redazione Ilovepalermocalcio