Repubblica: “La nuova tecnologia: i dubbi del governo sul 5G Huawei. Il Pd frena e Di Maio tratta con gli Usa”
L’edizione odierna di “Repubblica” si è soffermata sulla questione legata alla nuova tecnologia, sui dubbi del governo sul 5G Huawei e sulla posizione di Di Maio in merito. Il tema è stato sollevato nelle ultime settimane da quasi tutti i ministri del Pd, da Roberto Gualtieri (Economia) a Lorenzo Guerini (Difesa), da Enzo Amendola (Politiche Comunitarie) a Paola De Micheli (Infrastrutture). Lo stesso Di Maio ha fatto capire che non intende affatto compromettere i rapporti con la Casa Bianca, insomma il governo italiano si sta preparando a invertire la rotta, come stanno facendo molti dei partner europei come Gran Bretagna e Grecia.
Le preoccupazioni nascono da due documenti, entrambi elaborati dal Copasir, il Comitato parlamentare che vigila sui servizi segreti. “È stato posto in rilievo – si legge nella relazione proprio in riferimento a Huawei – che in Cina gli organi dello Stato e le stesse strutture di intelligence possono fare pieno affidamento sulla collaborazione di cittadini e imprese sulla base di specifiche disposizioni legislative. Il comitato non può che ritenere in gran parte fondate le preoccupazioni circa l’ingresso delle aziende cinesi nelle attività di installazione, configurazione e mantenimento delle infrastrutture delle reti 5G» e per tanto «si dovrebbe valutare anche l’ipotesi, ove necessario per tutelare la sicurezza nazionale, di escludere le predette aziende dalla attività di fornitura di tecnologia per le reti 5G”.