“Il fatto che Zamparini abbia deciso di non esonerare Roberto De Zerbi e di andare avanti con il tecnico bresciano è di per sé una notizia. L’unico che in passato ha resistito nonostante quattro sconfitte di fila era stato solo Beppe Iachini nella passata stagione che poi, alla quinta gara, vinse a Bologna. Ma, al di là dei dati statistici, la permanenza di De Zerbi sulla panchina rosanero dopo la sconfitta di Cagliari che segue quelle con Torino, Roma e Udinese ci consegnano uno Zamparini diverso, più riflessivo. Le spiegazioni di questo cambiamento potrebbero essere tante: Zamparini ha capito che De Zerbi è veramente un buon allenatore, ha capito che la squadra è scarsa, che pagare due anni di contratto con in più la clausola anti esonero economicamente non gli conviene oppure ha ricevuto tanti rifiuti da decidere di andare avanti con l’allenatore che ha preso il posto di Ballardini. Spiegazioni più o meno fantasiose che probabilmente nascondono una verità molto più banale: Zamparini ha concesso fiducia a De Zerbi perché semplicemente crede in lui ed è convinto che prima o poi il Palermo svolterà. Di questa spiegazione è certo il direttore sportivo Daniele Faggiano. «Zamparini è un intenditore di calcio – dice – Vede le partite, le analizza, ci fa notare gli errori. Se ha deciso di proseguire con De Zerbi è perché ha visto dei miglioramenti e la crescita della squadra». In effetti, nonostante sia arrivata la quarta sconfitta di fila, a Cagliari il Palermo ha giocato meglio rispetto alle tre gare precedenti. Ha tenuto bene il campo, ma ha pagato le solite disattenzioni difensive che hanno portato alla doppietta di Dessena. «Siamo tutti molto arrabbiati – dice Faggiano – ma, al tempo stesso, siamo tutti ottimisti. Io stesso ho la certezza che alla fine il lavoro pagherà. Se dicessi che all’interno della squadra c’è un clima sereno direi un’eresia perché tutti noi non vorremmo soffrire così tanto e non vorremmo fare soffrire così tanto i nostri tifosi. Però è altrettanto vero che c’è voglia di fare, c’è voglia di lavorare, di rimboccarci le maniche e andare avanti». Avanti con De Zerbi. «Questo è certo – dice ancora il direttore sportivo del Palermo – Dal magazziniere al presidente siamo tutti con l’allenatore. Anche chi non gioca ha dimostrato di essere dalla parte dell’allenatore confermando che questo è un grande gruppo». Sarà pure un grande gruppo, ma anche a Cagliari il Palermo ha dimostrato che certi suoi elementi non sono all’altezza del campionato di serie A. In casa rosanero lo sanno tutti: lo sa De Zerbi, lo sa Faggiano e adesso pare se ne sia accorto anche Zamparini che ha promesso che a gennaio interverrà sul mercato. «Ma io di mercato non parlerò sino al 31 dicembre – dice Faggiano – È chiaro che faremo qualcosa, ma non ci devono essere alibi per nessuno. Qui giochiamo tutti: chi scende in campo, ma anche noi che lavoriamo nel Palermo. Esonerare De Zerbi e far ricadere le colpe sul “solito” Zamparini che caccia gli allenatori sarebbe come voler dare un alibi a qualcuno. E invece nessuno di ha mai chiamato un potenziale sostituto di De Zerbi». E qui Faggiano sbaglia, ma sbaglia in buona fede perché Zamparini, così come ha sempre fatto in passato, qualche sondaggio lo ha portato avanti in prima persona. Sondaggi che non lo hanno soddisfatto e che, anche grazie alla prestazione offerta dalla squadra a Cagliari, lo hanno convinto a soprassedere e andare avanti con De Zerbi. Se il Milan che arriva domenica al “Barbera” sarà il nuovo spartiacque non è facile da dire, ma Faggiano ha una sua idea ben precisa. «De Zerbi è un allenatore a lunga scadenza e i risultati arriveranno presto».”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.