Repubblica: “La lunga notte del closing. Tifosi e dipendenti in ansia per il Palermo. Giudici verificano conti della società?”
“Un comunicato stampa per risolvere il mistero closing. Si chiuderà così oggi la lunga trattativa fra Maurizio Zamparini e Paul Baccaglini per la cessione del Palermo. La soluzione al giallo l’ha annunciata il proprietario del club per soddisfare la curiosità di quanti ieri fino a tarda sera continuavano a chiedersi cosa sarebbe accaduto alla scadenza dell’ultimatum. «La mezzanotte non è ancora arrivata – diceva Zamparini – con Baccaglini non ci sentiamo da un paio di giorni, ma continuiamo a lavorare con i suoi uomini e con i miei avvocati. I contatti non si sono mai interrotti, nemmeno adesso che uno degli uomini di Baccaglini è a Mosca. Ho dato la mia parola rispetto alla scadenza e intendo rispettarla». I toni del proprietario del Palermo sembrano più morbidi rispetto al comunicato di sabato pomeriggio quando Zamparini ha tracciato il limite oltre il quale vuole procedere autonomamente per iscrivere la squadra al campionato di B, nominare un direttore sportivo, assumere l’allenatore e condurre la campagna acquisti. Ma non chiudere la porta definitivamente a eventuali compratori, Baccaglini compreso. Dalla parte del compratore, invece, si continua a preferire la strada del silenzio e del lavoro sottotraccia. Dagli uomini dell’italoamericano arrivano conferme sull’avvenuta presentazione dell’offerta e sulla trattativa che prosegue a oltranza. La situazione viene descritta non così rigida come poteva sembrare sabato scorso. Ma il tempo ormai è agli sgoccioli. La prima scadenza è dietro l’angolo: entro lunedì bisogna presentare alla commissione di vigilanza sulle società di calcio il prospetto che contiene il rapporto fra il patrimonio netto contabile e l’attivo patrimoniale (il dato, per gli esperti di economia, non deve scendere al di sotto di 0,14 unità di patrimonio netto contabile per ogni unità di attivo patrimoniale). Entro il 30 giugno si deve completare l’iscrizione alla serie B: ogni inadempienza può costare un punto di penalizzazione in classifica. Ad attendere notizie sul closing sono in tanti: dai tifosi che sperano oltre che in una squadra competitiva anche nella possibilità di scongiurare sofferenze societarie e finanziarie; dai dipendenti della società rosanero, alcuni dei quali con il contratto in scadenza il 30 giugno, che confidano nella continuità aziendale per salvaguardare il proprio posto di lavoro; fino ai giocatori che, a meno di un mese dalla data del ritiro, cercano certezze. La mancanza di fatti concreti è alla base dell’addio del responsabile del settore giovanile rosanero Dario Baccin. Il dirigente si era ripromesso che non avrebbe continuato a lavorare con Zamparini, aveva ricevuto rassicurazioni da parte di Baccaglini sul progetto Palermo, ma poi non ha più avuto contatti con nessuno. «Non c’erano le condizioni – ha detto Baccin – per andare avanti». Il fronte della trattativa non è l’unico aperto per Zamparini che è iscritto nel registro degli indagati per omesso versamento d’Iva. Questo è il motivo per cui era stato aperto il “modello 45”, il fascicolo istruito dalla procura di Palermo. Il sostituto procuratore Andrea Fusco indaga sul mancato versamento di 1,8 milioni di euro relativi al 2014 e al 2015. L’indagine nasce dalla segnalazione dell’Agenzia delle Entrate e l’iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto. «La società – conferma il legale del Palermo Enrico Sanseverino – ha raggiunto un accordo per la rateizzazione del debito. Zamparini rimarrà indagato fino al saldo, a quel punto il reato si estinguerà ». L’avviso di garanzia è stato notificato a Zamparini a marzo, un mese dopo la firma del preliminare di contratto con Baccaglini. Non è da escludere che i giudici stiano verificando anche altre situazioni “critiche” nei conti della società, ma l’unico reato riscontrato ad oggi è l’omissione di versamento dell’Iva”. Questo quanto riportato da “La Repubblica”.