L’edizione odierna de “La Repubblica” ha analizzato il match vinto ieri dal Palermo a Chiavari. Ecco quanto si legge:
“Dal tribunale di Palermo allo stadio di Chiavari ci sono 768 chilometri. Due punti sulla cartina geografica che il Palermo ha idealmente unito con due vittorie. Quella, arrivata intorno a mezzogiorno nella quarta sezione del tribunale fallimentare che ha respinto l’istanza della procura e l’altra, centrata in tarda serata per 2 a 1, contro la Virtus Entella. E se da una parte tornano i conti nel bilancio, dall’altra tornano quelli relativi alla classifica. Peccato che, lungo questi 768 chilometri, la tappa intermedia dopo 392 chilometri a Frosinone, non abbia regalato ai rosa quella spinta in più per superare i ciociari. Il 2 a 1 del Frosinone ai danni del Venezia, non smorza però l’entusiasmo per una giornata trionfale per i colori rosa. La squadra di Tedino, infatti, è al sesto risultato utile consecutivo e deve ancora recuperare la partita di lunedì contro il Parma. Una vittoria, quella di Chiavari, maturata sin dall’avvio. Nei primi venti minuti di gioco i rosa mettono subito in chiaro le cose. Lo fanno prendendo letteralmente possesso della metà campo dell’Entella dimostrando grande personalità. Elementi che vengono esaltati dal tiro all’ottavo di La Gumina che impegna in tuffo Iacomucci, al quindicesimo con la traversa di Rispoli beccato però in fuorigioco sul lancio di Jajalo e, soprattutto, al diciassettesimo con la rete di La Gumina. Il palermitano è bravo ad approfittare di un inserimento di Coronado, difendere il pallone con il corpo e calciare di piatto destro nell’angolo alto della porta difesa da Iacobucci. È il quarto gol di La Gumina, terzo di fila per l’attaccante rosanero che dimostra di essere in grande spolvero tanto che Tedino lo ha preferito a Nestorovski reduce dall’impegno con la nazionale macedone. Gol a parte il Palermo dimostra di avere una marcia in più rispetto alla Virtus Entella. I rosa sono padroni del campo. Aumentano o rallentano il ritmo a proprio piacimento. Giocano sugli esterni o in profondità alternando le soluzioni offensive. Tutto questo senza correre pericoli dalle parti di Pomini, se non sul tiro di De Luca alto sulla traversa al quarantunesimo, e con un orecchio a Frosinone dove i ciociari sono sotto contro il Venezia. Nella ripresa, mentre il Frosinone ribaltava il risultato, i rosa si sono limitati a controllare il risultato. Del resto, se c’era una squadra che doveva tentare qualcosa di più, questa era proprio la Virtus. Ed è proprio l’Entella ad iniziare la ripresa con un piglio diverso rispetto al primo tempo. Una baldanza che resta comunque sterile e alla quale il Palermo ha messo quasi subito un freno tornando a dettare i ritmi alla gara . Il tiro di Gnahorè al ventisettesimo non fa male ma serve per far capire all’Entella che il Palermo è sempre vivo. Un Palermo che Tedino cambia mandando in campo Moreo al posto di La Gumina. Alla mezzora arriva il gol che sembra chiudere la partita. È un autogol di De Santis che, nel tentativo di intervenire su Gnahorè lanciato da Coronado, batte il portiere Iacobucci. Poco importa che al trentaseiesimo Gatto accorci le distanze e che l’Entella finisca in avanti. Quello che conta è che il Palermo passa a Chiavari, fa sentire il suo fiato sul collo del Frosinone e lunedì, contro il Parma, prepara l’operazione sorpasso.”.